24 ott 2014

Non hai il bisogno di soffrire per imparare. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Riposo in Dio. Non c'è sofferenza che non possa guarire.

Non c'è nessun problema che non possa essere risolto.

E non c'è apparenza che non possa diventare la verità davanti gli occhi di quelli che riposano in Dio.

Questo è il giorno della pace.

Riposo in Dio e mentre i venti di odio dividono il mondo, il mio riposo rimane indisturbato.

Mio è il riposo della verità. Le apparenze non mi possono disturbare.

Invito a  tutti i miei fratelli a unirsi a me nel mio riposo. Loro mi ascolteranno e verranno a me che riposo in Dio.

Non sentiranno nessun'altra voce che la mia, perché ho dato la mia voce a Dio e adesso riposo in Egli e permetto che Egli parli attraverso me.
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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
I-La canzone dimenticata.
6. Ascolta...forse puoi prendere una lieve traccia di uno stato immemorabile che non hai dimenticato del tutto, forse sia un po' nebuloso, però non ti è totalmente sconosciuto, nella stessa maniera che una canzone il cui titolo hai dimenticato molto tempo fa così come la circostanza in cui la hai ascoltata.

Non puoi ricordarti di tutta la canzone ma soltanto di alcune note della melodia e non puoi associarla a nessuna persona né con niente in particolare. 

Però queste poche note ti bastano per ricordare quanto bella era la canzone, quanto meraviglioso il posto dove la hai ascoltata e quanto amore hai sentito per quelli che stavano con te ascoltandola.
7. Le note non sono niente.

Sebbene le hai conservate non per loro stesse ma con un dolce ricordo di quello che ti fa piangere se ricordassi quanto è voluto da te. 

Potresti ricordare ma hai paura, perché credi che perderesti il mondo che da allora hai imparato a conoscere.

Tuttavia sai che niente in questo mondo è neanche l'ombra di quello che hai amato tanto. 

Ascolta e vedi se ricordi una canzone molto vecchia che sapevi già da molto tempo e che era molto apprezzata da te che qualsiasi altra canzone che hai insegnato a te stesso da allora.
8. Oltre il corpo, oltre il sole e le stelle, oltre tutto ciò che vedi e innanzitutto, in certa maniera quello che è famigliare per te, c'è un arco di luce dorata che quando lo contempli si estende fino a diventare un circolo enorme e luminoso.

Il circolo si riempie di luce davanti ai tuoi occhi e avvolge tutto fino all'infinito, brillando eternamente senza interruzioni né limiti di nessun tipo.

Dentro di essa tutto è unito in una continuità perfetta.

È impossibile immaginare che possa aver qualcosa che sia dentro di essa, perché non c'è luogo in cui quella luce sia assente.
9. Questa è la visione del Figlio di Dio che conosci bene.

È qui tutto ciò che vede quello che conosce Suo Padre. 

È qui il ricordo di ciò che sei, una parte di quello che contiene tutto quello dentro di sé e che è tanto inequivocabilmente unito a tutto nella stessa maniera in cui tutto è unito a te.

Accetta la visione che ti può dimostrare questo invece di accettare il corpo.

Conosci questa vecchia canzone e la sai molto bene.

Niente ti sarà mai tanto voluto come questo inno immemorabile dell'amore che il Figlio di Dio ancora canta a Suo Padre.
10. E adesso i ciechi possono vedere, perché questa è la stessa canzone che cantano in onore del Suo Creatore e loda anche a loro.

La cecità che hanno inventato non potrà resistere il vibrante ricordo di questa canzone. E contempleranno la visione del Figlio di Dio al ricordare chi è quello a cui cantano.

Cosa è un miracolo che quello di ricordare? E c'è qualcuno in cui non si trova questa memoria? 

La luce in uno sveglia la luce dell'altro. E quando la vedi in tuo fratello la ricordi per tutti. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.
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23 ott 2014

Non hai il bisogno di soffrire per imparare. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Oggi chiedo riposo e un silenzio che le apparenze del mondo non possano disturbare.

Chiedo la pace e la tranquillità in mezzo a tutto il trambusto nato dai sogni contrastanti.

Chiedo la sicurezza e la felicità anche se sembra che ciò che vedo è solo pericolo e disgrazia.

Dispongo del pensiero che risponderà a tutto ciò che ho chiesto.
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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
I-La canzone dimenticata.
1. Non dimenticare mai che il mondo che “vedono”i ciechi dev'essere immaginario, perché per loro è sconosciuto il vero aspetto del mondo. 

Devono dedurre ciò che possono, basandosi in dati che sono sempre indiretti e riformulano le loro deduzioni man mano inciampano e cadono, dovuto a ciò che non hanno riconosciuto prima o altrimenti passare senza soffrire danni alcuni attraverso porte aperte che loro credevano che fossero chiuse.

E la stessa cosa accade con te. Tu non vedi. 

Le indicazioni nella quale ti bassi per arrivare alle tue conclusioni sono sbagliate ed è per questo che inciampi e cadi sopra le pietre che non hai visto prima, senza renderti conto che puoi attraversare le porte, che anche se credevi che erano chiuse, si trovano aperte per gli occhi che non vedono, aspettando per darti il benvenuto.
2. Che pazzesco è cercare di giudicare ciò che semplicemente potrebbe essere visto!

Non è necessario immaginare l'apparenza che dovrebbe avere il mondo.

Prima che tu lo possa riconoscere come ciò che è devi vederlo.

È possibile farti vedere quale porte sono aperte, perché così tu possa vedere dove sta la sicurezza, e sapere quale strada conduce alle tenebre e quale alla luce. 

I giudizi ti daranno sempre le indicazioni false ma la visione ti dice dove andare.

Allora, perché tentare di indovinare?
3. Non hai il bisogno di soffrire per imparare.

Le lezioni benevolenti si assimilano con gioia e si ricordano felicemente.

Tu desideri imparare ciò che ti fa felice e non dimenticare mai più questo. 

Non è questo ciò che neghi.

Ciò che ti domandi è se i mezzi attraverso i quali si impara questo corso ti conducono alla felicità che promette o no.

Se credessi che è Si, non avresti difficoltà alcuna per imparare questo corso. 

Ancora non sei uno studente felice, perché ancora non sei sicuro che la visione possa darti di più di quello che i giudizi ti offrono e hai imparato che non puoi avere entrambe le cose.
4. I ciechi si abituano e si adattano al loro mondo. Credono di sapere come svolgersi in esso. 

Hanno imparato a farlo, però non attraverso le lezioni gioiose ma attraverso la dura necessità imposta dalle limitazioni che credono di non poter superare.

E come ancora continuano a credere a questo, hanno in grande stima quelle lezioni e si aggrappano a loro perché non possono vedere.

Non capiscono che sono le lezioni in se stesse quelle che li mantengono ciechi.

Questo non lo credono. 

E così conservano il mondo che hanno imparato a “vedere” nella loro immaginazione, credendo che possono solo scegliere tra questo o niente.

Odiano il mondo che hanno imparato a conoscere attraverso il dolore. E tutto ciò che credono che abita in esso serve per ricordare a loro che sono incompleti e che sono stati privati ingiustamente di qualcosa.
5. Pertanto definiscono la loro vita e dove abitano e si adattano a essa tale è come credono che devono farlo, timorosi di perdere il poco che hanno.

E la stessa cosa accade con tutti quelli che considerano che l'unica cosa che hanno loro così come i loro fratelli hanno è il corpo

Tentano di comunicare tra di loro e falliscono una e un'altra volta.

E si adattano alla solitudine, perché credono che conservare il corpo è proteggere il poco che hanno. 

Poni attenzione e vedi se puoi ricordare ciò di cui parleremo adesso. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.
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22 ott 2014

Non tentare pertanto di cambiare il mondo, invece scegli di cambiare la tua mentalità rispetto al mondo.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Oggi userò la forza della mia volontà.

Non è la mia volontà brancolare nel buio, impaurito dalle ombre e spaventato dalle cose invisibili e irreali. 

La luce sarà la mia guida oggi. La seguirò ovunque mi porterà e contemplerò solo ciò che mi mostrerà. 

Questo sarà il giorno in cui sperimenterò la pace della vera percezione.
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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
Introduzione.
1. La proiezione da luogo alla percezione.

Il mondo che vedi è composto da quello con cui lo hai dotato.

Niente più. Però sebbene non è niente più non è neanche meno.

Pertanto è importante per te.

È la testimonianza del tuo stato mentale, l'immagine esterna di una condizione interna.

Tale è come l'uomo pensa, così percepirà.

Non tentare pertanto di cambiare il mondo, invece scegli di cambiare la tua mentalità rispetto al mondo.

La percezione è un risultato non una causa.

Perciò il concetto dei gradi di difficoltà nei miracoli non ha senso.

Tutto ciò che è contemplato attraverso la visione è sano e santo.

Niente che è percepito senza di essa ha significato. E dove non c'è significato c'è caos.
2. La condonazione è un giudizio che fai su te stesso e questo è ciò che proietti sul mondo.

Se lo vedi come qualcosa di condonato, l'unica cosa che vedrai è ciò che tu hai fatto per ferire il figlio di Dio.

Se contempli disastri e catastrofi significa che sei tu quello che ha tentato di crocifiggerlo.

Se vedi santità e speranza è perché ti sei unito alla Volontà di Dio per liberarlo.

Queste sono le uniche alternative che hai davanti a te. 

E ciò che vedrai darà testimonianza della tua scelta e ti permetterà di riconoscere quale di loro hai scelto.

Il mondo che vedi ti sta dimostrando soltanto quanta gioia hai permesso di vedere in te e di accettarla come tua.

Ed è questo il suo significato, il potere di dare gioia deve allora trovarsi in te. Un corso di miracoli.

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21 ott 2014

Cosa accadrebbe se riconoscessi che questo mondo è soltanto una allucinazione? Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Quando ho risentimenti dunque sto escludendo dalla mia coscienza la mia unica speranza di salvezza. 

Ma non voglio continuare ad andare contro i miei interessi in questo modo tanto inverosimile

Accetto il piano di Dio per la salvezza ed accetto di essere felice.

Mentre contemplo questo, posso scegliere tra la percezione errata e la salvezza. 

Se vedo qualsiasi motivo in questo per avere risentimento non vedrò i motivi per giustificare la mia salvezza. 

Questa è una chiamata alla salvezza, non ad attaccare.
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Capitolo 20
La visione della santità.
VIII La visione dell'impeccabilità.
7. I giudizi non sono che giocatoli, capricci, strumenti insensati per giocare il gioco futile della morte nella tua immaginazione: la visione invece modifica tutte le cose e le metti dolcemente sotto il tenero dominio delle leggi del Cielo.

Cosa accadrebbe se riconoscessi che questo mondo è soltanto una allucinazione? E se in realtà capissi che sei stato tu quello che lo ha inventato? 

Cosa accadrebbe se ti rendessi conto che ciò che sembra di vagare in esso per peccare e morire, attaccare, assassinare e distruggere sé stessi sono totalmente irreali? Potresti avere fede in ciò che vedi se accettassi questo? Lo vedresti?
8. Le allucinazioni spariscono quando si riconoscono come quello che sono. Questa è la guarigione e il rimedio. 

Non credere in loro e spariscono. L'unico di cui hai bisogno è riconoscere che tutto ciò è la tua propria fabbricazione.

Una volta che accetti questo semplice fatto e ricuperi il potere che gli avevi dato, ti liberi di loro.

Però di questo non c'è dubbio: le allucinazioni hanno un proposito e quando smettono di averlo spariscono.

La domanda pertanto non è mai se li desideri o no, ma se desideri il proposito che appoggiano. 

Questo mondo sembra di avere molti propositi, tutti loro differenti tra loro e con differenti valori.

Sebbene sono tutti la stessa cosa. Un'altra volta non ci sono gradi ma soltanto un'apparente gerarchia di valori.
9. Soltanto due propositi sono possibili: il peccato e la santità. Non esiste niente in mezzo e quello che sceglierai determinerà ciò che vedrai.

Perché ciò che vedi semplicemente dimostra come hai scelto di raggiungere il tuo obbiettivo. Le allucinazioni servono per raggiungere l'obbiettivo della demenza.

Sono il mezzo attraverso il quale il mondo esterno, proiettato dall'interno, si aggiusta al peccatore e sembra di dare fede della sua realtà.

Tuttavia continua ad essere certo nonostante ciò che non c'è niente all'esterno di te. Sebbene è sopra questo nulla dove si proiettano tutte le proiezioni. 

Perché è la proiezione quella che da al “nulla” tutto il significato che sembra di avere.
10. Ciò che è carente di significato non può essere percepito. E il significato cerca sempre dentro di sé per trovare significato e dopo guarda verso l'esterno. 

Ogni significato che tu dai al mondo esterno deve riflettere, pertanto ciò che hai guardato dentro di te, ovvero se è che in realtà hai visto o semplicemente hai emesso un giudizio contro ciò che hai visto.

La visione è il mezzo attraverso il quale lo Spirito Santo trasforma i tuoi incubi in sogni felici e rimpiazza le tue dementi allucinazioni, che ti fanno vedere le temibili conseguenze dei peccati immaginari, per piacevoli e confortevoli paesaggi.

Questi piacevoli paesaggi e suoni si vedono con piacere e si ascoltano con allegria. Sono I Suoi sostituti per tutti i tuoi terrificanti panorami e spaventosi sogni che il proposito dell'ego ti ha portato alla tua spaventata coscienza.

Loro ti allontanano dal peccato e ti ricordano che non è la realtà quello che ti spaventa e che gli errori che hai commesso possono essere corretti.
11. Quando contemplerai ciò che sembrava di terrorizzarti e lo vedrai trasformarsi in paesaggi di pace e bellezza, quando vedrai scene di violenza e di morte, e vedrai come diventano sereni panorami di giardini sotto i Cieli chiari, con acque chiare portatrici di vita che scorrono felicemente da loro in torrenti danzanti che non si seccano mai, quale necessità avrà di persuaderti perché accetti il dono della visione?

E una volta che la visione sarà raggiunta, chi potrebbe rifiutare ciò che necessariamente verrà dopo?

Pensa soltanto questo per un attimo: puoi contemplare la santità che Dio ha dato a Suo Figlio. E non dovrai mai pensare che ci sono altre cose che puoi vedere. Un corso di miracoli.

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20 ott 2014

Cosa accadrebbe se riconoscessi che questo mondo è soltanto una allucinazione? Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Hai il diritto di ricevere i miracoli dovuto a ciò che sei. 

Riceverai miracoli a causa di ciò che Dio è. E offrirai i miracoli perché tu sei Uno con Dio. 

Ancora una volta, quanto semplice è la salvezza! Si tratta semplicemente di un'affermazione della tua vera identità. 

Questo è ciò che celebriamo oggi: Io ho il diritto a ricevere i miracoli!

Permetti a te stesso che ogni persona che incontri o che pensi o che ricordi del passato, assuma il ruolo del salvatore, in modo da poter condividerlo con lui. Per te e per lui, e per tutti coloro che ci vedono. Per favore: Che i miracoli sostituiscano tutti i miei risentimenti.!
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Capitolo 20
La visione della santità.
VIII-La visione dell'impeccabilità.
1. All'inizio la visione ti arriverà in forma di indizi, però questo basterà per farti vedere ciò che questa concede a te che vedi tuo fratello libero dal peccato.

La verità è restituita in te per il fatto di averla desiderata, tale è come la avevi persa quando hai desiderato un'altra cosa.

Apri le porte del santo luogo che hai chiuso quando hai dato valore a quella “altra cosa” e ciò che non è stato mai perso tornerà silenziosamente.

È stato conservato per te. La visione non sarebbe necessaria se tu non avessi concepito l'idea di giudicare.

Decidi che ciò che desideri adesso è che questa sia eliminata completamente e così sarà.
2. Desideri di conoscere la tua identità?

Non scambieresti piacevolmente i tuoi dubbi per la certezza?

Non saresti disposto ad essere libero da ogni sofferenza e imparare di nuovo ciò che è la gioia? 

La tua relazione santa ti offre tutto questo. Tale e come ti è stato dato, nella stessa maniera ti saranno dati i suoi effetti. 

E nella stessa maniera in cui non sei stato tu quello che ha concepito il suo santo proposito, non sei stato tu neanche quello che ha concepito i mezzi per raggiungere il suo felice arrivo.

Rallegrati di poter disporre di tutto ciò che è tuo soltanto con chiederlo e non pensare che devi essere tu quello che devi concepire i mezzi o la fine.

Tutto questo ti è stato dato perché vuoi vedere tuo fratello libero dal peccato. Tutto questo ti sarà dato e soltanto aspetta che tu desideri di riceverlo. La visione è data liberamente a tutti quelli che chiedono di vedere.
3.  La impeccabilità di tuo fratello ti viene mostrata attraverso una luce brillante, perché tu la possa vedere con la visione dello Spirito Santo e perché tu possa sentire la gioia con essa e insieme a lui.

Perché la pace verrà a tutti quelli che chiedono con il cuore e che sono sinceriquelli  che condividono il proposito dello Spirito Santo e che sono di uno stesso sentire con Egli rispetto a ciò che è la salvezza. 

Sei disposto allora a vedere tuo fratello libero dal peccato, perché Cristo possa apparire davanti alla tua vista e riempirti di felicità.

E non dare nessun valore al corpo di tuo fratello, il quale non fa che condonarlo alle fantasie di ciò che è lui.

Lui desidera di vedere la sua impeccabilità tale e come tu desideri di vedere la tua. Benedici il Figlio di Dio nella tua relazione e non vedere in lui ciò che tu hai fatto di lui.
4. Lo Spirito Santo garantisce che ciò che Dio ha disposto per te e che ti ha concesso sarà tuo. Questo è il tuo proposito adesso e la visione che fa che sia possibile aspetta solo che tu la riceva.

Disponi già della visione che ti permette di non vedere il corpo.

Al contemplare tuo fratello vedrai in lui un altare a Tuo Padre tanto santo come il Cielo, brillando con radiosa purezza e con il lampo degli abbaglianti gigli che hai depositato lì.

Quale altra cosa potrebbe avere più valore per te?

Pensi forse che il corpo è una casa migliore e un albergo più sicuro per il Figlio di Dio?

Preferiresti forse vedere il corpo invece di vedere la verità?

Sarebbe possibile che quella macchina di distruzione sia ciò che preferisci e ciò che scegli per rimpiazzare la santa casa che ti offre lo Spirito Santo e dove Egli dimorerà con te?
5. Il corpo è il segno della debolezza, della vulnerabilità e della perdita di potere.

Quale aiuto può dare un salvatore così?

Chiederesti aiuto a un indifeso nei momenti di angoscia e di necessità?

Quello che è infinitamente piccolo potrebbe essere la migliore alternativa a cui rivolgersi in cerca di forza?

I tuoi giudizi ti sembreranno di far indebolire il tuo salvatore, però sei proprio tu quello che ha il bisogno della forza.


Non c'è problema, successo, situazione o perplessità che la visione non possa risolvere.

Tutto rimane redento quando si vede attraverso la visione di Cristo. 

Perché quella visione non è la tua visione ed essa porta con sé le amate leggi di quello a cui appartiene.
6.  Tutto ciò che è contemplato attraverso le leggi della visione cade soavemente nel suo posto giusto, in accordo con le leggi che il Suo sereno e certo sguardo le offre.

La finalità di tutto ciò che Egli contempla è sempre senza dubbio. Perché servirà al Suo Proposito, che si vedrà senza aggiustamento alcuno e perfettamente adattato allo stesso: sotto il Suo gentile sguardo, il distruttivo diventa benevole e il peccato diventa una benedizione.

Quale potere hanno gli occhi del corpo per correggere ciò che percepiscono? Gli occhi del corpo si aggiustano al peccato, perché sono incapaci di ignorare ciò che vedono in nessuna delle sue forme perché li vedono dappertutto e in tutte le cose.

Guarda attraverso i tuoi occhi e tutto rimarrà condonato davanti a te. E non potrai mai vedere tutto ciò che ti potrebbe salvare. 

La tua santa relazione, la fonte della tua salvezza rimane sprovvista di ogni significato e il suo santo proposito diseredato dei mezzi per la sua realizzazione. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.
 

17 ott 2014

Nessuno che ama può giudicare e pertanto ciò che vede è libero da ogni condonazione.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! Viviamo intensamente adesso, che l'unico istante che conta e l'unico che esiste.Ti amo! Namastè!!

La luce del mondo porta la pace ad ogni mente tramite il mio perdono. 


Il mio perdono è il mezzo attraverso il quale la luce del mondo si esprime attraverso di me. 


Il mio perdono è il mezzo con cui prendo coscienza della luce del mondo in me


Il mio perdono è il mezzo con cui il mondo sana insieme a me. 



Permettimi quindi di perdonare il mondo perché possa guarire con me.
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Capitolo 20
La visione della santità.
VII-La corrispondenza tra i mezzi e la fine.
1. Abbiamo parlato abbastanza sulle discrepanze che possono esistere tra i mezzi e la fine e della necessità che questi siano in accordo prima che la tua relazione santa possa darti unicamente gioia.

Però abbiamo detto anche che i mezzi per raggiungere l'obbiettivo dello Spirito Santo emaneranno dalla stessa Fonte da dove procede il Suo Proposito.

In vista del semplice e diretto che è questo corso, non c'è niente in esso che non sia cosciente.

Le apparenti inconsistenze e le parti che ti risultano difficili da capire puntano soltanto a quelle aree dove ancora ci sono differenze tra i mezzi e la fine.

E questo produce una grande preoccupazione. Però questo non dev'essere così. 

Questo corso appena richiede niente di te. È impossibile immaginare qualcosa che chieda tanto poco o che possa offrire di più.
2. Il periodo di preoccupazione che segue dopo il subito cambiamento che si genera in una relazione, quando il suo proposito passa a essere la santità invece del peccato, forse sta arrivando alla sua fine.

Ogni volta che sperimenti preoccupazioni stai negandoti a mettere i mezzi nelle mani di Quello che ha cambiato il proposito della tua relazione.

Riconosci che desideri raggiungere l'obbiettivo. Come non potresti stare ugualmente disposto ad accettare i mezzi?  

E' se non sei disposto, accetta che sei tu quello che non sei consistente. 

Ogni obbiettivo si raggiunge attraverso certi mezzi e se desideri raggiungere un obbiettivo devi essere ugualmente disposto a desiderare i mezzi.

Come potrebbe uno essere sincero e dire “ Desidero questo al di sopra di tutto il resto però non voglio imparare quali sono i mezzi necessari per ottenerlo?
3. Per raggiungere l'obbiettivo lo Spirito Santo chiede in verità molto poco. E chiede ugualmente poco per dare i mezzi.

I mezzi sono secondari rispetto all'obbiettivo. Quando hai dubbi è perché il proposito ti intimorisce non i mezzi.

Ricorda questo perché al contrario commetterai l'errore di credere che i mezzi sono difficili.

Sebbene, come possono essere difficili quando sono qualcosa che semplicemente ti sono state date? I mezzi quantìficano l'obbiettivo e concordano perfettamente con esso. 

Prima di esaminare questo più attentamente ricorda che se pensi che sono impossibili, il tuo desiderio di raggiungere l'obbiettivo si vedrà minato.

Perché se è possibile raggiungere un obbiettivo, i mezzi per raggiungerlo devono di essere anche possibile.
4. È impossibile vedere tuo fratello libero dal peccato e nello stesso tempo vederlo come se fosse un corpo. Non è questo perfettamente consistente con l'obbiettivo della santità?

Perché la santità è semplicemente il risultato di permetterci di essere liberati da tutti gli effetti del peccato, in modo che possiamo riconoscere ciò che è stata sempre la verità.

È impossibile vedere un corpo libero dal peccato, perché la santità è qualcosa di positivo e il corpo è semplicemente neutro.

Non è peccaminoso, però non è neanche impeccabile. E giacché in realtà non è niente non può essere rivestito significativamente con gli attributi di Cristo e dell'ego.

Tanto una cosa come l'altra sarebbe un errore, perché in entrambe le cose avremmo assegnati attributi a qualcosa che non li può avere

E entrambi gli errori dovrebbero essere corretti per il bene della verità.
5. Il corpo è il mezzo attraverso il quale l'ego tenta di fare che la relazione non santa possa sembrare reale. L'istante non santo è il tempo dei corpi. E il suo proposito qui è il peccato.

Però questo non può essere raggiunto soltanto che nelle fantasie e pertanto l'illusione che un fratello è un corpo è in perfetta linea con il proposito di ciò che non è santo.

Dovuto a questa corrispondenza i mezzi non saranno messi in dubbio mentre continui ad attribuire valore alla finalità.

La visione si accomoda a ciò che si desidera, perché la visione segue sempre il desiderio. 

E se ciò che vedi è un corpo, significa che ti sei deciso per i giudizi invece che per la visione. Perché la visione nella stessa maniera che le relazioni non ammettono i gradi. Vedi o non vedi.
6. Quello che vede il corpo di un fratello ha già giudicato suo fratello e non lo vede in assoluto. Non è che in realtà non lo vede come un peccatore, è che semplicemente non lo vede.

Nella penombra del peccato suo fratello è invisibile. Lì soltanto può immaginarlo ed è lì dove le fantasie che hai su di lui non si possono paragonare con la sua realtà.

Ed è lì dove le illusioni sono mantenute nascoste tra di loro. 

Ed è lì nell'oscurità dove ti immagini che la realtà di tuo fratello è un corpo, il quale ha stabilito relazioni non sante con altri corpi e che serve alla causa del peccato per un istante prima di morire.
7. Esiste certamente una chiara differenza tra questo vano immaginare e la visione. La differenza non è in loro ma nel suo proposito. 

Entrambi sono unicamente mezzi e ognuno di loro è adeguato per il fine per cui sarà impiegato.

Nessuno dei due può servire per il proposito dell'altro, perché ognuno di loro è in se stesso la scelta di un proposito usato per propiziarlo.

Ognuno di loro è carente di senso, senza la fine per il quale è stato concepito e a parte del suo proposito non ha valore proprio. I mezzi sembrano di essere reali dovuto al valore che è stato assegnato all'obbiettivo.

I giudizi sono privi di valore a meno che l'obbiettivo sia il peccato.
8. Il corpo non può essere visto eccetto attraverso i giudizi. Vedere un corpo è un segnale di mancanza di visione e che hai negato i mezzi che lo Spirito Santo ti ha offerto perché servono al Suo proposito.

Come potrebbe raggiungere il suo obbiettivo una relazione santa se usa i mezzi del peccato? 

Tu hai insegnato a te stesso a giudicare, però avere la visione è qualcosa che si impara soltanto attraverso di Quello che vuole cancellare ciò che hai imparato.

La Sua visione non può vedere il corpo perché non può vedere il peccato. E in questo modo ti conduce alla realtà. 

Tuo santo fratello, a cui vederlo in questo modo suppone la tua liberazione, non è una illusione.

Non tentare di vederlo nell'oscurità, perché ciò che tu possa immaginare su di lui ti sembrerà reale in essa.

Hai chiuso gli occhi per escluderlo. Tale è stato il tuo proposito e mentre quel proposito ti possa sembrare di avere senso, i mezzi per la sua realizzazione saranno considerati degni di essere visti e pertanto non vedrai in realtà.
9. La tua domanda non dovrebbe essere: come posso vedere mio fratello senza un corpo? Ma Desidero in realtà vederlo come qualcuno incapace di peccare? 

E quando fai questa domanda non dimenticare che nel fatto che lui è incapace di peccare sta la tua liberazione della paura.

La salvezza è la meta dello Spirito Santo. Il mezzo è la visione. Perché quello che contemplano quelli che in realtà possono vedere è libero dai peccati.

Nessuno che ama può giudicare e pertanto ciò che vede è libero da ogni condonazione

E ciò che vede non è opera sua, ma è stato dato perché lo potesse vedere tale e come è stata data la visione che le ha permesso di vedere. Un corso di miracoli.

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La magia degli elementi della terra.

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