Visualizzazione post con etichetta il peccato come aggiustamento. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta il peccato come aggiustamento. Mostra tutti i post

10 ott 2014

Il mondo che vedono i santi è bello perché ciò che vedono in esso è la sua propria innocenza. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno meraviglioso e pieno di opportunità per liberarci ed essere felici!! Ti amo!!

Padre, oggi do a Cristo tutto ciò che è mio, perché Egli possa usarlo nel modo in cui è più vantaggioso per lo scopo che condivido con Egli. 

Niente è solo mio, perché io e Egli ci siamo uniti in uno scopo comune. 


Così, l'apprendimento ha quasi raggiunto il suo dichiarato finale. 


Per un po' lavorerò con Egli nel raggiungere il suo scopo. 


Poi mi fonderò con la mia identità e riconoscerò che Cristo è il mio Essere.
Linfabet - Miscela di Oli Vegetali
Massaggio essenziale liquido all'olio essenziale di Betulla
Capitolo 20
La visione della santità.
III- Il peccato come aggiustamento
Scaricare audio mp3. Scaricare pdf.

7. Non cercare che il Figlio di Dio si adatti alla tua demenza. In lui risiede un estraneo che mentre divagava senza meta è entrato nella dimora della verità, però tale come è arrivato tale se ne andrà via.

E venuto senza un proposito, però non potrà rimanere davanti alla radiosa luce che lo Spirito Santo ha offerto a te e che tu hai già accettato.

Perché sotto quella luce, quello estraneo rimane senza casa e a te è stato dato il benvenuto

Non chiedere a quel passante: “Chi sono?” Quello è l'unico in tutto l'universo che non sa la risposta. 

Sebbene è a quello a cui hai fatto la domanda ed è alla sua risposta che desideri di adattarti.

Questo pensiero torbido e ferocemente arrogante, nello stesso tempo irrilevante, carente di significato e che quando passa attraverso l'universo della verità non si accorge neanche di essa, diventa la tua guida.

A quello chiedi il significato dell'universo. E all'unica cosa che è cieca in tutto l'universo, veggente della verità vai a chiedergli: “ Come devo contemplare il Figlio di Dio?”
8. Puoi chiedere di emettere giudizi a ciò che è sprovvisto di ogni giudizio? 

E se lo hai chiesto, crederesti nella risposta che ti dà e ti aggiusteresti ad essa come se fosse certa?

Il mondo che vedi attorno a te è la risposta che ti ha dato e significa che hai dato a esso il potere di fare gli aggiustamenti necessari nel mondo perché la sua risposta sia certa.

Hai chiesto a quel soffio di demenza di spiegarti il significato della tua relazione non santa e hai fatto che questa si aggiustasse alla sua demente risposta.

Ti ha fatto felice? 

Ti sei ricongiunto forse gioiosamente con tuo fratello per benedire il Figlio di Dio e ringraziarlo per tutta la felicità che vi ha dato? 

Hai riconosciuto per caso tuo fratello come l'eterno regalo che Dio ti ha dato? 

Hai visto la santità che irradia in ognuno di voi per benedire l'altro.

Questo è il proposito della relazione santa. Non chiedere quale sono i mezzi necessari per la sua consecuzione all'unica cosa che farebbe tutto il possibile, perché continuasse essendo non santa. 

Non dare a esso il potere di adattare i mezzi al fine.
9. Quelli che hanno molto tempo imprigionati con pesanti catene, affamati e magri, deboli e stanchi con gli occhi adattati all'oscurità da troppo tempo e che non ricordano neanche la luce, non saltano di allegria nell'istante in cui vengono liberati.

Ci vorrà un po' di tempo perché loro possano capire ciò che è la libertà. 

Stavi brancolando nell'oscurità e hai trovato la mano di tuo fratello, indeciso se lasciarla o aggrapparti alla vita che per tanto tempo avevi dimenticato.

Aggrappati ancora con più forza e alza la vista perché tu possa contemplare il tuo forte compagno, in cui è il significato della tua libertà. 

Lui sembrava di essere crocifisso accanto a te. Tuttavia la sua santità è rimasta intatta e perfetta e con lui accanto a te, questi giorni entrerai nel paradiso e conoscerai la pace di Dio.
10. Questo è ciò che la mia volontà dispone per te e per tuo fratello e per ognuno di voi rispetto all'altro e rispetto a se stesso. Lì può solo trovarsi la santità e l'unione senza limiti.

Perché cosa è il Cielo sennò l'unione, diretta e perfetta e senza il velo del timore di essa? 

Lì siamo uno e lì contempliamo noi stessi l'uno accanto all'altro con perfetta dolcezza.

E lì non è possibile nessun pensiero di separazione tra di noi. 

Tu che eri un prigioniero nella separazione sei adesso libero nel paradisoE lì mi unirò a te che sei mio amico, mio fratello e il mio proprio Essere.
11. Il regalo che hai fatto a tuo fratello mi ha dato la certezza che ci riuniremo presto. Condividi questa fede con me e senza dubitare che è giustificata.

Nell'amore perfetto non c'è posto per la paura, perché l'amore perfetto non conosce il peccato e può solo vedere gli altri come vede se stesso.

Se guarda dentro se stesso con carità, cosa potrebbe ispirare timori all'esterno di lui ?

Gli innocenti vedono sicurezza e i puri di cuore vedono Dio nel Suo Figlio e appellano il Figlio perché Egli ci guidi verso il Padre.

In quale altro posto vorrebbero andare se è lì che vogliono stare? Tu e tuo fratello vi condurrete l'uno all'altro fino al Padre tanto certamente come che Dio ha creato santo Suo Figlio e così l'ha conservato.  

In tuo fratello si trova la luce dell'eterna promessa dell'immortalità che Dio ti ha dato. Non vedere peccato in lui e la paura non potrà farti preda di esso. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli. 

9 ott 2014

Il mondo che vedono i santi è bello perché ciò che vedono in esso è la sua propria innocenza. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! 

Il perdono vede solo l'impeccabilità e non giudica. 
Questo è il modo per arrivare a Te.  I giudizi coprono i miei occhi e mi accecano.  L'amore riflesso nella forma del perdono mi ricorda inoltre che mi hai fornito un cammino per ritrovare la Tua pace.  Sono redento quando scelgo di seguire questa strada. Tu non mi hai lasciato indifeso.  Dentro di me rimane il tuo ricordo così come quello che mi porta a Egli.  Padre, oggi voglio sentire la Tua Voce e trovare la pace. Perché voglio amare la mia identità e trovare in esso il ricordo di Te.
Oli Essenziali - Libro
Cosa sono - come agiscono - come si usano
Capitolo 20
La visione della santità.
III- Il peccato come aggiustamento.
1. La credenza nel peccato è un aggiustamento. 

Un aggiustamento è un cambiamento: una alterazione nella percezione o nella credenza che ciò che era prima in qualche modo adesso è diverso.

Ogni aggiustamento pertanto è una distorsione e ha bisogno di essere difeso per sostenerlo contro la realtà.

La conoscenza non ha bisogno di aggiustamenti e infatti si perde se è portato alla fine qualsiasi cambiamento o alterazione, perché questo lo riduce subito per essere semplicemente una percezione e una maniera di vedere nella quale si ha smesso di avere certezza e dove è infiltrato il dubbio.

In questa condizione deficiente è necessario fare aggiustamenti, perché la condizione in se stessa non è la verità. 

Chi può avere bisogno di aggiustarsi alla verità, se per poter estenderla deve appellare a ciò che non è?
2. Gli aggiustamenti siano del tipo che siano sono sempre parte dell'ambito dell'ego. 

Perché la credenza fissa dell'ego è che tutte le relazioni dipendono dal fare aggiustamenti, per poter fare di loro ciò che esso vuole che siano.

L'ego ha nominato se stesso mediatore di tutte le relazioni e fa tutti gli aggiustamenti che crede che sono necessari e li interpone tra quelli che devono essere conosciuti, al fine di mantenerli separati e di impedire la sua unione.

Questa pianificata interferenza è ciò che fa che ti risulta tanto difficile riconoscere la tua santa relazione tale è come è.
3. Coloro che sono santi non interferiscono con la verità. 

Non hanno paura, perché la verità si trova lì dove riconoscono la loro santità e dove gioiscono dovuto a ciò che vedono.

La contemplano direttamente senza tentare di adattarsi a essa né che essa si adatti a loro.

E così si rendono conto che questa si trovava già in loro, perché non hanno deciso prima dove dovrebbe essere.

Il fatto stesso che loro la cercano solleva una domanda e ciò che vedono è ciò che dà la risposta a loro. 

Tu fabbrichi il mondo e dopo ti adatti a esso e fai che esso si adatte a te. E non c'è alcuna differenza tra esso e te nella tua percezione la quale ha inventanto entrambi.
4 Tuttavia rimane una domanda a cui rispondere, la quale è molto semplice. Ti piace ciò che hai fabbricato? 

Un mondo di assassinati e di attacco, per il quale fai strada a te stesso, timidamente in mezzo ai costanti pericoli, solo e timoroso, aspettando al massimo che la morte dimori un po' prima che possa avventarsi sopra di te e tu possa scomparire.

Tutto ciò sono le fabbricazioni tue. È un quadro di ciò che credi di essere. Di come vedi te stesso. 

Gli assassini sono terrorizzati e quelli che uccidono hanno paura della morte.

Tutte queste cose non sono che i temibili pensieri di quelli che si adattano a un mondo che è diventato temibile dovuto agli aggiustamenti che loro stessi hanno fatto. 

E lo contemplano con dolore, dalla sua propria tristezza interiore e vedono la tristezza in esso.
5. Ti sei chiesto mai come è in realtà il mondo e che aspetto avrebbe se fosse contemplato con gli occhi felici?

Il mondo che vedi non è che un giudizio rispetto a te stesso. Non esiste in assoluto. I tuoi giudizi nonostante ciò, rispondono a esso con una sentenza, la giustificano e la fanno diventare reale.

Questo è il mondo che vedi: un giudizio contro te stesso e che tu stesso hai emesso. 

L'ego protegge gelosamente quella immagine malata di te stesso, perché essa è la sua immagine ed è ciò che ama e la proietta sul mondo.

E tu sei costretto ad adattarti a questo mondo, mentre continui a credere che quella immagine è qualcosa esterna a te e che ha controllo su di te.

Questo mondo è spietato e se fosse fuori di te avresti certamente motivo per essere intimorito. 

Però sei stato tu quello che lo hai fatto diventare spietato e sebbene questa inclemenza che sembra di rivolgersi contro di te può essere corretta. 
6. Chi dopo che si trova in una relazione santa, potrebbe continuare ad essere non santo per molto tempo?

Il mondo che vedono i santi è uno con loro, nella stessa maniera in cui il mondo che vede l'ego è somigliante a lui.

Il mondo che vedono i santi è bello perché ciò che vedono in esso è la sua propria innocenza.  Loro non hanno imposto a esso ciò che doveva essere né hanno fatto che si adattasse ai suoi comandamenti.

Semplicemente hanno chiesto con un lieve sussurro: “ Cosa sei? ” e quello che si prende cura di tutta la percezione ha risposto a loro. 

Non accettare i giudizi del mondo come la risposta alla domanda “ Cosa sono?” Il mondo crede nel peccato, però la credenza che lo ha fabbricato tale e come tu lo vedi non si trova all'esterno di te. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli. 

La magia degli elementi della terra.

Gli elementali sono una rappresentazione dell'energia vitale di tutto ciò che è ed esiste, ma molti di noi non lo possiamo vedere il...