10 ott 2014

Il mondo che vedono i santi è bello perché ciò che vedono in esso è la sua propria innocenza. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno meraviglioso e pieno di opportunità per liberarci ed essere felici!! Ti amo!!

Padre, oggi do a Cristo tutto ciò che è mio, perché Egli possa usarlo nel modo in cui è più vantaggioso per lo scopo che condivido con Egli. 

Niente è solo mio, perché io e Egli ci siamo uniti in uno scopo comune. 


Così, l'apprendimento ha quasi raggiunto il suo dichiarato finale. 


Per un po' lavorerò con Egli nel raggiungere il suo scopo. 


Poi mi fonderò con la mia identità e riconoscerò che Cristo è il mio Essere.
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Capitolo 20
La visione della santità.
III- Il peccato come aggiustamento
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7. Non cercare che il Figlio di Dio si adatti alla tua demenza. In lui risiede un estraneo che mentre divagava senza meta è entrato nella dimora della verità, però tale come è arrivato tale se ne andrà via.

E venuto senza un proposito, però non potrà rimanere davanti alla radiosa luce che lo Spirito Santo ha offerto a te e che tu hai già accettato.

Perché sotto quella luce, quello estraneo rimane senza casa e a te è stato dato il benvenuto

Non chiedere a quel passante: “Chi sono?” Quello è l'unico in tutto l'universo che non sa la risposta. 

Sebbene è a quello a cui hai fatto la domanda ed è alla sua risposta che desideri di adattarti.

Questo pensiero torbido e ferocemente arrogante, nello stesso tempo irrilevante, carente di significato e che quando passa attraverso l'universo della verità non si accorge neanche di essa, diventa la tua guida.

A quello chiedi il significato dell'universo. E all'unica cosa che è cieca in tutto l'universo, veggente della verità vai a chiedergli: “ Come devo contemplare il Figlio di Dio?”
8. Puoi chiedere di emettere giudizi a ciò che è sprovvisto di ogni giudizio? 

E se lo hai chiesto, crederesti nella risposta che ti dà e ti aggiusteresti ad essa come se fosse certa?

Il mondo che vedi attorno a te è la risposta che ti ha dato e significa che hai dato a esso il potere di fare gli aggiustamenti necessari nel mondo perché la sua risposta sia certa.

Hai chiesto a quel soffio di demenza di spiegarti il significato della tua relazione non santa e hai fatto che questa si aggiustasse alla sua demente risposta.

Ti ha fatto felice? 

Ti sei ricongiunto forse gioiosamente con tuo fratello per benedire il Figlio di Dio e ringraziarlo per tutta la felicità che vi ha dato? 

Hai riconosciuto per caso tuo fratello come l'eterno regalo che Dio ti ha dato? 

Hai visto la santità che irradia in ognuno di voi per benedire l'altro.

Questo è il proposito della relazione santa. Non chiedere quale sono i mezzi necessari per la sua consecuzione all'unica cosa che farebbe tutto il possibile, perché continuasse essendo non santa. 

Non dare a esso il potere di adattare i mezzi al fine.
9. Quelli che hanno molto tempo imprigionati con pesanti catene, affamati e magri, deboli e stanchi con gli occhi adattati all'oscurità da troppo tempo e che non ricordano neanche la luce, non saltano di allegria nell'istante in cui vengono liberati.

Ci vorrà un po' di tempo perché loro possano capire ciò che è la libertà. 

Stavi brancolando nell'oscurità e hai trovato la mano di tuo fratello, indeciso se lasciarla o aggrapparti alla vita che per tanto tempo avevi dimenticato.

Aggrappati ancora con più forza e alza la vista perché tu possa contemplare il tuo forte compagno, in cui è il significato della tua libertà. 

Lui sembrava di essere crocifisso accanto a te. Tuttavia la sua santità è rimasta intatta e perfetta e con lui accanto a te, questi giorni entrerai nel paradiso e conoscerai la pace di Dio.
10. Questo è ciò che la mia volontà dispone per te e per tuo fratello e per ognuno di voi rispetto all'altro e rispetto a se stesso. Lì può solo trovarsi la santità e l'unione senza limiti.

Perché cosa è il Cielo sennò l'unione, diretta e perfetta e senza il velo del timore di essa? 

Lì siamo uno e lì contempliamo noi stessi l'uno accanto all'altro con perfetta dolcezza.

E lì non è possibile nessun pensiero di separazione tra di noi. 

Tu che eri un prigioniero nella separazione sei adesso libero nel paradisoE lì mi unirò a te che sei mio amico, mio fratello e il mio proprio Essere.
11. Il regalo che hai fatto a tuo fratello mi ha dato la certezza che ci riuniremo presto. Condividi questa fede con me e senza dubitare che è giustificata.

Nell'amore perfetto non c'è posto per la paura, perché l'amore perfetto non conosce il peccato e può solo vedere gli altri come vede se stesso.

Se guarda dentro se stesso con carità, cosa potrebbe ispirare timori all'esterno di lui ?

Gli innocenti vedono sicurezza e i puri di cuore vedono Dio nel Suo Figlio e appellano il Figlio perché Egli ci guidi verso il Padre.

In quale altro posto vorrebbero andare se è lì che vogliono stare? Tu e tuo fratello vi condurrete l'uno all'altro fino al Padre tanto certamente come che Dio ha creato santo Suo Figlio e così l'ha conservato.  

In tuo fratello si trova la luce dell'eterna promessa dell'immortalità che Dio ti ha dato. Non vedere peccato in lui e la paura non potrà farti preda di esso. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli. 

9 ott 2014

Il mondo che vedono i santi è bello perché ciò che vedono in esso è la sua propria innocenza. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! 

Il perdono vede solo l'impeccabilità e non giudica. 
Questo è il modo per arrivare a Te.  I giudizi coprono i miei occhi e mi accecano.  L'amore riflesso nella forma del perdono mi ricorda inoltre che mi hai fornito un cammino per ritrovare la Tua pace.  Sono redento quando scelgo di seguire questa strada. Tu non mi hai lasciato indifeso.  Dentro di me rimane il tuo ricordo così come quello che mi porta a Egli.  Padre, oggi voglio sentire la Tua Voce e trovare la pace. Perché voglio amare la mia identità e trovare in esso il ricordo di Te.
Oli Essenziali - Libro
Cosa sono - come agiscono - come si usano
Capitolo 20
La visione della santità.
III- Il peccato come aggiustamento.
1. La credenza nel peccato è un aggiustamento. 

Un aggiustamento è un cambiamento: una alterazione nella percezione o nella credenza che ciò che era prima in qualche modo adesso è diverso.

Ogni aggiustamento pertanto è una distorsione e ha bisogno di essere difeso per sostenerlo contro la realtà.

La conoscenza non ha bisogno di aggiustamenti e infatti si perde se è portato alla fine qualsiasi cambiamento o alterazione, perché questo lo riduce subito per essere semplicemente una percezione e una maniera di vedere nella quale si ha smesso di avere certezza e dove è infiltrato il dubbio.

In questa condizione deficiente è necessario fare aggiustamenti, perché la condizione in se stessa non è la verità. 

Chi può avere bisogno di aggiustarsi alla verità, se per poter estenderla deve appellare a ciò che non è?
2. Gli aggiustamenti siano del tipo che siano sono sempre parte dell'ambito dell'ego. 

Perché la credenza fissa dell'ego è che tutte le relazioni dipendono dal fare aggiustamenti, per poter fare di loro ciò che esso vuole che siano.

L'ego ha nominato se stesso mediatore di tutte le relazioni e fa tutti gli aggiustamenti che crede che sono necessari e li interpone tra quelli che devono essere conosciuti, al fine di mantenerli separati e di impedire la sua unione.

Questa pianificata interferenza è ciò che fa che ti risulta tanto difficile riconoscere la tua santa relazione tale è come è.
3. Coloro che sono santi non interferiscono con la verità. 

Non hanno paura, perché la verità si trova lì dove riconoscono la loro santità e dove gioiscono dovuto a ciò che vedono.

La contemplano direttamente senza tentare di adattarsi a essa né che essa si adatti a loro.

E così si rendono conto che questa si trovava già in loro, perché non hanno deciso prima dove dovrebbe essere.

Il fatto stesso che loro la cercano solleva una domanda e ciò che vedono è ciò che dà la risposta a loro. 

Tu fabbrichi il mondo e dopo ti adatti a esso e fai che esso si adatte a te. E non c'è alcuna differenza tra esso e te nella tua percezione la quale ha inventanto entrambi.
4 Tuttavia rimane una domanda a cui rispondere, la quale è molto semplice. Ti piace ciò che hai fabbricato? 

Un mondo di assassinati e di attacco, per il quale fai strada a te stesso, timidamente in mezzo ai costanti pericoli, solo e timoroso, aspettando al massimo che la morte dimori un po' prima che possa avventarsi sopra di te e tu possa scomparire.

Tutto ciò sono le fabbricazioni tue. È un quadro di ciò che credi di essere. Di come vedi te stesso. 

Gli assassini sono terrorizzati e quelli che uccidono hanno paura della morte.

Tutte queste cose non sono che i temibili pensieri di quelli che si adattano a un mondo che è diventato temibile dovuto agli aggiustamenti che loro stessi hanno fatto. 

E lo contemplano con dolore, dalla sua propria tristezza interiore e vedono la tristezza in esso.
5. Ti sei chiesto mai come è in realtà il mondo e che aspetto avrebbe se fosse contemplato con gli occhi felici?

Il mondo che vedi non è che un giudizio rispetto a te stesso. Non esiste in assoluto. I tuoi giudizi nonostante ciò, rispondono a esso con una sentenza, la giustificano e la fanno diventare reale.

Questo è il mondo che vedi: un giudizio contro te stesso e che tu stesso hai emesso. 

L'ego protegge gelosamente quella immagine malata di te stesso, perché essa è la sua immagine ed è ciò che ama e la proietta sul mondo.

E tu sei costretto ad adattarti a questo mondo, mentre continui a credere che quella immagine è qualcosa esterna a te e che ha controllo su di te.

Questo mondo è spietato e se fosse fuori di te avresti certamente motivo per essere intimorito. 

Però sei stato tu quello che lo hai fatto diventare spietato e sebbene questa inclemenza che sembra di rivolgersi contro di te può essere corretta. 
6. Chi dopo che si trova in una relazione santa, potrebbe continuare ad essere non santo per molto tempo?

Il mondo che vedono i santi è uno con loro, nella stessa maniera in cui il mondo che vede l'ego è somigliante a lui.

Il mondo che vedono i santi è bello perché ciò che vedono in esso è la sua propria innocenza.  Loro non hanno imposto a esso ciò che doveva essere né hanno fatto che si adattasse ai suoi comandamenti.

Semplicemente hanno chiesto con un lieve sussurro: “ Cosa sei? ” e quello che si prende cura di tutta la percezione ha risposto a loro. 

Non accettare i giudizi del mondo come la risposta alla domanda “ Cosa sono?” Il mondo crede nel peccato, però la credenza che lo ha fabbricato tale e come tu lo vedi non si trova all'esterno di te. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli. 

8 ott 2014

I regali devono essere dati e ricevuti dalla verità non attraverso il corpo. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno meraviglioso e pieno di opportunità per liberarci ed essere felici!! Ti amo!!

Noi siamo i santi messaggeri di Dio, e  siamo quelli che parliamo nel suo nome e quando portiamo la sua parola a tutti coloro che Egli ci manda, apprendiamo che è già impressa nei nostri cuori.

E in questo modo, le nostre menti cambiano per quanto riguarda lo scopo per cui siamo venuti e al quale noi adesso cerchiamo di servire.

Portiamo buone notizie al figlio di Dio che ha pensato che stava soffrendo.

Adesso è redento.

Quando veda le porte del cielo aperto davanti a lui, entrerà e sparirà nel cuore di Dio.
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Capitolo 20
La visione della santità
II-La offerta dei Gigli. Continuazione.

7- Godi già dalla visione che ti permetti di vedere oltre le illusioni. Ti è stata concessa perché tu non possa vedere spine, né estranei, né nessun ostacolo alla pace.

Il timore a Dio non significa già niente per te. Chi temerebbe di affrontare le illusioni, sapendo che il suo salvatore è accanto a lui?

Con lui accanto te la tua visione diventa il potere più grande che Dio Stesso ha potuto concedere per svanire le illusioni, perché ciò che Dio ha dato allo Spirito Santo tu lo hai ricevuto.

Il Figlio di Dio conta su di te per la sua liberazione. Perché tu l'hai chiesto e ti è stata concessa, la forza per poter affrontare quest'ultimo ostacolo e per non vedere i chiodi né le spine che crocifiggono il Figlio di Dio e che lo coronano come il re della morte.
8- La casa che hai scelto è dall'altra parte, oltre il velo. È stata preparata con cura per te e adesso è pronta per riceverti.

Non la vedrai con gli occhi del corpo.

Sebbene disponi già di tutto di ciò che tu possa avere bisogno. 


La tua casa ti ha chiamato da lontano dalle origini del tempo e non sei stato mai completamente sordo alla sua chiamata.

Ascoltavi, ma non sapevi come né dove guardare. Però adesso lo sai.  

La conoscenza si trova in te, pronta ad essere rivelata e liberata da ogni terrore che la mente teneva nascosta. 

Nell'amore non c'è posto per la paura. 

L'inno della Pasqua è il gradevole tornello che dice che il Figlio di Dio non è stato mai crocifisso.

Alziamo insieme lo sguardo, non con paura ma con fede. 

E non avremo paura, perché non vedremo nessuna illusione, invece vedremo un sentiero che ci conduce alle porte del Cielo, la Casa che condividiamo in uno stato di quiete e dove dimoriamo dolcemente e in pace come una cosa sola.
9- Non ti piacerebbe che il tuo santo fratello ti conducesse fino a lì? 

La sua innocenza illuminerà il tuo cammino offrendoti la sua luce guidatrice e la sua assoluta protezione e brillando dal suo santo altare nel suo interiore dove tu hai depositato i gigli del perdono.

Permetti che sia lui quello che ti salvi dalle tue illusioni e contemplalo con la nuova visione che vede i gigli e ti regala la felicità.

Andremo oltre il velo del timore, illuminando il cammino a vicenda. La santità che ci guida si trova dentro di noi nella stessa maniera che la nostra casa. 

In questa maniera troveremo ciò che Quello che ci guida ha disposto che trovassimo.
10- Questo è il cammino che conduce al Cielo e alla pace della Pasqua, dove ci uniamo in gioiosa coscienza che il Figlio di Dio è libero dal passato e si è risvegliato nel presente.

Adesso è libero e la sua comunione con tutto ciò che si trova dentro di lui è illimitata. 

Adesso i gigli della sua innocenza non si vedono infangati dalla colpevolezza, perché sono perfettamente protetti dal freddo tremore della paura, così come dalla dannosa influenza del peccato.

Il tuo regalo ha messo a lui in salvo dalle spine e dai chiodi e il suo forte abbraccio adesso è libero per condurti in salvo attraverso di loro verso l'altra parte.

Cammina con lui adesso pieno di gioia, perché lui che ti ha salvato dalle illusioni è venuto  a  rincontrarti per portarti con se a casa.
11- Qui è il tuo salvatore e amico, a chi la tua visione ha liberato dalla crocifissione, libero adesso per condurti lì dove lui desidera di stare.

Egli non ti abbandonerà, né lascerà il suo salvatore a mercé del dolore. 

E piacevolmente camminerete insieme per il sentiero dell'innocenza, cantando secondo contemplate le porte del Cielo aperte e spalancate e riconoscerete la Casa che vi ha chiamato.

Concedi a tuo fratello la libertà e la forza perché lui possa arrivare fino a lì. E vieni davanti al suo santo altare, dove la forza e la libertà ti aspettano perché tu possa offrire e ricevere la radiosa coscienza che ti conduce a casa. 

La lampada è accesa in te per dare luce a tuo fratello.

E le stesse mani che sono state date a tuo fratello ti condurranno oltre la paura verso l'amore. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli. 
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7 ott 2014

I regali devono essere dati e ricevuti dalla verità non attraverso il corpo. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno meraviglioso e pieno di opportunità per liberarci ed essere felici!! Ti amo!!

Io sono il Figlio di Dio, pieno, sano e integro, splendente nel riflesso del suo amore.


In me la sua creazione è santificata ed è garantita la vita eterna. 


In me l'amore raggiunge la perfezione. La paura è impossibile e la gioia è stabilita senza opposti. 


Io sono la santa casa di Dio stesso. Io sono il Cielo dove l'amore risiede. 


Io sono la Sua santa impeccabilità, perché nella mia purezza risiede la Sua propria.
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Capitolo 20
La visione della santità
II-La offerta dei Gigli.
1. Osserva tutte le chincaglierie che confezionano per appendere al corpo o per coprirlo perché esso possa usarle. Contempla tutte le cose inutili che sono state inventate per far piacere agli occhi quando vede il corpo.

Pensa nelle tante offerte che hai fatto a esso per la sua delizia e ricorda che tutte loro sono state concepite perché quello che odi possa sembrare bello.

Utilizzeresti quello che odi per affascinare tuo fratello e per attirare la sua attenzione?

Renditi conto che l'unica cosa che offri a tuo fratello è una corona di spine, perché non stai riconoscendo il corpo per ciò che è, e tenti di giustificare l'interpretazione che fai del suo valore basandoti nella accettazione che tuo fratello fa di esso.

Sebbene il regalo dimostra il poco valore che concedi a tuo fratello, nella stessa maniera in cui il gradimento con cui lui lo accetta rifletta il poco valore che lui concede a se stesso.
2. Pertanto i regali devono essere dati e ricevuti dalla verità non attraverso il corpo.  

Il corpo non può offrire né accettare niente, non può neanche dare o togliere nulla. 

Soltanto la mente può valutare e soltanto essa può decidere ciò che vuole ricevere e ciò che vuole dare.

E ogni regalo che offre dipende da ciò che essa stessa desidera

La mente abbellirà con grande cura ciò che hai scelto come casa e la preparerà per ricevere i regali che essa desidera ottenere, offrendoli a quelli che vanno in quella casa o a quelli che vuole attirare a se stessa. 

E lì loro ricambieranno i propri regali offrendo e ricevendo ciò che le sue menti abbiano giudicato come degno di loro.
3. Ogni regalo è una valutazione tanto per quello che riceve come per quello che dà. 

Non c'è nessuno che non consideri come un altare di se stesso quello che ha scelto come la sua casa.

E non c'è nessuno che desideri di attirare ai devoti con ciò che ha depositato lì, facendo che sia degno della devozione di loro.

E tutti hanno messo una luce sull'altare perché gli altri possano vedere ciò che è stato depositato lì e lo possano fare proprio.

Questo è il valore che hai concesso a tuo fratello e che hai concesso a te stesso

Questo è il regalo che fai a lui e che fai a te stesso, la sentenza del Figlio di Dio per quello che è.

Non dimenticare che lui è il tuo salvatore, a chi offri il regalo. Offri a lui spine e crocifiggerai te stesso. Offri a lui gigli ed è a te stesso quello che liberi.
4. Ho il bisogno dei gigli, perché il Figlio di Dio non mi ha perdonato. E posso offrigli il perdono quando lui mi offre spine?

Perché quello che offre spine a qualcuno che è ancora contro di me, potrebbe essere integro senza di lui?

Sii il suo amico nel mio nome, perché io possa essere perdonato e tu possa vedere che il Figlio di Dio gode di pienezza. 

Però esamina per prima l'altare della casa che hai scelto e osserva ciò che hai depositato lì per offrirlo a me. 

Se ci sono spine, le cui punte emanano luce di colore sangue, hai scelto il corpo come casa e ciò che offri a me è la separazione.

Le spine, nonostante ciò, sono sparite

Esaminalo più vicino adesso e potrai vedere che il tuo altare non è già quello che era prima.
5. Ancora stai guardando con gli occhi del corpo e questi soltanto possono vedere spine. 

Tuttavia hai chiesto di vedere un'altra cosa e ti è stata concessa.

Quelli che accettano il proposito dello Spirito Santo come il proprio condividono nella stessa maniera la Sua Visione.

E ciò che permette a Egli di vedere irradiare il Suo proposito da ogni altare è qualcosa tanto tua come Sua. Egli non vede estranei ma soltanto amici affettuosi e amorevoli.

Egli non vede spine ma unicamente gigli che escono dal dolce splendore della pace, la quale irradia la sua luce su tutto ciò che Egli contempla e ama.
6. Nel corso di questa Pasqua contempla tuo fratello con altri occhi. Tu mi hai perdonato già. Sebbene non posso fare uso del tuo regalo di gigli mentre tu non li vedi.

Né tu puoi fare uso di ciò che ti ho dato mentre non lo condividi

La visione dello Spirito Santo non è un regalo banale né qualcosa con cui puoi giocare per un attimo e dopo lasciare da parte.

Poni attenzione a questo e non credere che è soltanto un sogno, un'idea infantile con cui puoi intrattenerti per un momento o un gioco con cui giochi di tanto in tanto e che dopo dimentichi. 

Perché se credi questo, questo è ciò che sarà per te.  Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli. 
 

6 ott 2014

Nel perdono che dai a quello che è uno estraneo per te risiede la sua liberazione e la tua redenzione insieme a lui.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno meraviglioso e pieno di opportunità per liberarci ed essere felici!! Ti amo!! 

Quello che perdoniamo diventa parte di noi perché è così come vediamo noi stessi.

Tale e quale Te, hai creato tuo Figlio e lui contiene in sé tutte le cose. Il fatto che io ti possa ricordare dipende da perdonare lui.

Quello che lui è non è influenzato dai suoi pensieri. Ma ciò che contempla è il risultato diretto di loro. 

Così, Padre mio, Voglio affidarmi a te. Solo il tuo ricordo mi libera.

E solo perdonando posso imparare a permettere che il tuo ricordo possa tornare a me e di offrirlo al mondo con gratitudine.
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Scarsa stima di sé e dubbi sui propri successi
Capitolo 20
La visione della santità
I-La Settimana Santa.
1- Oggi è Domenica delle Palme, la festa della vittoria e dell'accettazione della verità

Non trascorreremo questa Settimana Santa lamentando la crocifissione del Figlio di Dio ma festeggiando gioiosamente la sua liberazione.

Perché la Pasqua di Risurrezione è il segno della pace non del dolore. Un Cristo assassinato non ha senso. 

Però un Cristo risorto diventa il simbolo che il Figlio di Dio ha perdonato se stesso, il segno che considera se stesso sano e integro.
2. Questa settimana inizia con le palme e finisce con i gigli, il segno puro e santo che il Figlio di Dio è innocente.

Non permettere che nessun segno scuro della crocifissione si interponga tra la giornata e il suo proposito, tra la verità e la sua espressione.

Questa settimana festeggiamo la vita non la morte. E onoriamo la perfetta purezza del Figlio non dei suoi peccati.

Dà a tuo fratello l'offerta dei gigli non la corona di spine, il regalo dell'amore, non il “regalo” della paura.

Ti trovi accanto a lui, con spine in una mano e gigli nell'altra, indeciso rispetto a quale dare a lui.

Unisciti a me adesso, sbarazzati delle spine e al suo posto offri a lui i gigli. Ciò che voglio in questa Pasqua è il regalo del tuo perdono, che tu mi concedi e io ti ridò.

Non possiamo unirci nella crocifissione, neanche nella morte. Non può neanche essere consumata la resurrezione fino a che il tuo perdono possa riposare sopra Cristo insieme al mio.
3. Una settimana è poco tempo, tuttavia la Settimana Santa simbolizza la giornata che il Figlio di Dio ha intrapreso. 

Lui ha iniziato con il segno della vittoria, la promessa della risurrezione, la quale era stata già concessa.

Non permettere a lui di cadere nella tentazione della crocifissione né che rimanga lì. 

Aiutalo a seguire avanti nella pace oltre di essa, con la luce della sua propria innocenza illuminando il cammino verso la sua redenzione e liberazione.

Non ostacolare la sua strada con i chiodi e le spine, quando la sua redenzione è tanto vicina. Permetti invece che la bianchezza della tua radiosa offerta di gigli possa accelerare il cammino verso la risurrezione.
4. La Pasqua non è la festa del prezzo del peccato, ma la festa della sua fine. Se quando guardi tra i petali innevati dei gigli che hai ricevuto e che hai offerto come un regalo, vedi tra il velo la faccia di Cristo, starai contemplando anche la faccia di tuo fratello e riconoscendola.

Io ero un estraneo e tu mi hai accolto nonostante ciò non sapevi chi ero Io. Però lo saprai per ragione della tua offerta di gigli.


Nel perdono che dai a quel forestiero, che anche se è uno estraneo per te,  è il tuo Amico ancestrale, risiede la sua liberazione e la tua redenzione insieme a lui.

La stagione di Pasqua è una stagione di giubilo non di duello. Contempla il tuo amico risorto e festeggia la sua santità con me. 

Perché la Pasqua è la stagione della tua salvezza insieme alla mia. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli. 
 

La magia degli elementi della terra.

Gli elementali sono una rappresentazione dell'energia vitale di tutto ciò che è ed esiste, ma molti di noi non lo possiamo vedere il...