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4 lug 2014

Far sentire colpevole l'altro è un attacco diretto anche se non sembra di esserlo. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno perfetto. Oggi ringraziamo tutto ciò che ci regala la vita!

Dio è il nostro unico obiettivo, il nostro unico amore. Noi non abbiamo altro scopo che quello di ricordare Egli

Noi non abbiamo altro scopo che quello di seguire il percorso che porta a Egli. Questo è il nostro unico obiettivo. 

Cosa possiamo desiderare, che ricordare Egli? Che altro possiamo cercare, che la nostra identità?

Padre, oggi non voglio essere preda dalla folliaNon avrò paura dell'amore né cercherò rifugio nel suo opposto. 

Perché nell'amore non può avere opposti. Tu sei la fonte di tutto ciò che esiste. E tutto ciò che esiste continua ad essere con Te, nella stessa maniera che sei tu con esso. Amen.
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Capitolo 15
L'istante santo
VII.Il sacrificio non necessario.
8. Sebbene queste relazioni danno solo l'impressione di essere intatte, perché per l'ego l'unica cosa che significano le relazione è che i corpi sono insieme.

Questo è ciò che l'ego sempre esige e non mette in dubbio dove va la mente o quello che pensa, perché questo non sembra di essere importante per esso.

Mentre il corpo è lì per ricevere il suo sacrificio l'ego è felice

Per l'ego la mente è qualcosa di privato e il corpo è l'unica cosa che può essere condiviso.

Le idee sono essenzialmente qualcosa senza importanza, eccetto se attraverso di loro può attirare o allontanare il corpo dell'altro.

E questo è il criterio che utilizza l'ego per giudicare se le idee sono buone o cattive

Tutto ciò che fa che l'altro si senta colpevole e che gli impedisca di andarsene dovuto alla colpevolezza è “buono”.

Ciò che lo libera dalla colpevolezza è “cattivo”, perché da questo punto di vista smetterebbe di credere che i corpi si possono comunicare e pertanto “andrebbe via”.

9. La sofferenza e il sacrificio sono i regali con cui l'ego “benedice” ogni unione

E quelli che si uniscono davanti al suo altare accettano la sofferenza e il sacrificio come il prezzo della sua unione.

Nelle loro arrabbiate alleanze, nate dalla paura e dalla solitudine, anche se dedicate alla perpetuazione della stessa, ognuno cerca di alleviare la sua colpevolezza facendo che l'altro si senta colpevole.

Perché ognuno crede che quello sminuisce la sua propria colpevolezza. L'altro sembra sempre di attaccarlo e ferirlo e forse con minuzie, forse ”inconsciamente” ma senza mai lasciare di esigere sacrificio.

La furia di quelli che si sono uniti nell'altare dell'ego è molto grande di ciò che puoi immaginare, perché non ti rendi conto di ciò che l'ego vuole in realtà.

10. Ogni volta che ti arrabbi puoi essere sicuro che hai stabilito una relazione speciale che l'ego ha “benedetto”, perché l'ira si manifesta in molte forme ma non può continuare ad ingannare per molto tempo a quelli che si sono reso conto che l'amore non produce colpevolezza in assoluto e che ciò che produce colpevolezza non può essere amore, ma ira.

L'ira non è che il tentativo di fare che l'altro si senta colpevole e questo tentativo costituisce l'unica base che l'ego accetta per le relazioni speciali.

La colpevolezza è l'unica necessità dell'ego e mentre continui ad identificarti con esso, la colpevolezza ti continuerà ad attrarre.

Però ricorda questo: essere con un corpo non è essere in comunicazione. E se credi che lo è, ti sentirai colpevole rispetto alla comunicazione e avrai paura di sentire lo Spirito Santo riconoscendo nella Sua Voce la tua propria necessità di comunicarti.
11. Lo Spirito Santo non può insegnare attraverso la paura

Come potrebbe allora comunicarsi con te mentre credi che comunicare equivale a rimanere da solo

Ovviamente è una demenza credere che saresti abbandonato se ti comunichi veramente. 

Sebbene sono molti ciò che credono in questo

Perché quelli che credono che le loro menti devono essere qualcosa "di privato" e che di non essere così, sarebbero perse, ma se invece sono i loro corpi quelli che sono insieme, allora le loro menti continuano ad essere ancora di loro. 

L'unione dei corpi diventa quindi la maniera di mantenere la separazione delle menti, perché i corpi sono incapaci di perdonare. 

Possono fare solo quello che la mente gli comanda.
12. Le illusioni che il corpo gode di autonomia e che è capace di superare la solitudine è solo uno stratagemma dell'ego per stabilire la sua propria autonomia.

Mentre continuerai a credere che essere insieme ad un altro corpo è essere accompagnato ti vedrai obbligato a tentare di ridurre tuo fratello a un corpo e confinarlo attraverso il senso di colpa.

E ti sentirai in salvo nella colpevolezza e nel pericolo quando ti comunichi. Perché l'ego insegna sempre che la solitudine si supera attraverso la colpevolezza e che la comunicazione è la causa della solitudine.

Nonostante la evidente demenza di questa lezione sono molti ciò che la hanno imparata già.

13. Il perdono è nella comunicazione tanto inesorabilmente come la condonazione è nella colpevolezza.

La funzione docente dello Spirito Santo consiste nell'insegnare che la comunicazione è la salvezza a quelli che credono che invece è la condonazione.

E Egli porterà alla fine la Sua funzione, perché il potere di Dio in Egli e in te sono uniti in una relazione reale tanto santa e tanto poderosa che può superare incluso questa credenza senza timore alcuno.

14. Attraverso l'istante santo è come si raggiunge ciò che sembra di essere Impossibile facendo che risulti evidente che non lo è.

Nell'istante santo la colpevolezza non esercita nessuna attrazione, giacché è iniziata la comunicazione.

E la colpevolezza, il cui proposito è interrompere la comunicazione, non ha nessun proposito in lui. Non c'è niente nell'istante santo che sia nascosto né c'è in esso pensieri privati.

Essere disposto a stabilire comunicazione attrae alla comunicazione e supera la solitudine completamente.

Con questo il completo perdono è consumato, perché non c'è nessun desiderio di escludere nessuno dalla tua complessione, al riconoscere subito quanto importante è il ruolo che tutti giocano in essa.

Sotto la protezione della tua pienezza si invita tutti coloro e si da il benvenuto. E capisci che la tua complessione è quella di Dio, la Cui unica necessità è che tu sia completo.

Perché la tua complessione fa che tu abbia coscienza che sei parte dell'ambito di Dio

E in questo istante è quando sperimenti te stesso tale e come sei stato creato e tale e come sei. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.
Pendente di Shungite Lucida - Triangolo Uomo

2 lug 2014

Far sentire colpevole l'altro è un attacco diretto anche se non sembra di esserlo. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno perfetto. Oggi ringraziamo tutto ciò che ci regala la vita!

Padre, oggi voglio liberare tutte le cose che vedo, voglio concedere a loro la libertà che cerco.  

In questa maniera obbedisco la legge dell'amore dando ciò che voglio trovare e ciò che voglio che sia mio. 

Questo mi sarà concesso perché l'ho scelto come il regalo che voglio dare.  Padre, i Tuoi regali sono miei. 

Ogni regalo che accetto mi concede un miracolo che poso dare e dandolo nella stessa maniera in cui voglio ricevere.

Grazie Padre perché i Tuoi miracoli di guarigione mi appartengono.

So che tu conosci le mie necessità e so che tu mi hai dato la Grazia per poter soddisfarle tutte. 

Ho fiducia in Te e so che Tu mi manderai i miracoli per benedire il mondo e guarire le nostre mente man mano ritorniamo a Egli. Grazie e ti amo. 
Il Potere delle Donne
Guida al successo per tutte le donne
Capitolo 15
L'istante santo
VII- Il sacrificio non necessario.

1. Oltre la debole attrazione che la relazione d'amore speciale esercita ed è nascosta sempre da essa, si trova la poderosa attrazione che esercita il Padre su Suo Figlio.

Nessun altro amore può soddisfarti, perché non c'è altro amore. 

Questo è l'unico amore che viene dato completamente e che è pienamente ricambiato.

Giacché gode di pienezza, non chiede nulla in cambio. 

Giacché è totalmente puro, tutti coloro che si uniscono a esso hanno tutto.

Questo non è così in nessuna relazione che stabilisce l'ego. 

Perché ogni relazione che l'ego stabilisce è sempre speciale.

2. L'ego stabilisce relazioni con l'unico proposito di ottenere qualcosa. 

E mantiene il donatore aggrappato a lui attraverso il senso di colpa.

Per l'ego è impossibile stabilire qualunque relazione senza rabbia, perché crede che la rabbia gli fa guadagnare amici.

Non è quello ciò che afferma, anche se questo è il suo proposito. 

Perché l'ego crede unicamente che può ottenere qualcosa e conservarla facendo che gli altri si sentano colpevoli.

Questa è l'unica attrazione che esercita, però è una attrazione tanto debole che non potrebbe sussistere se non fosse perché nessuno si rende conto di esso.

Perché l'ego fa sembrare sempre che c'è attrazione tramite l'amore e non esercita attrazione alcuna su quelli che percepiscono che esso attrae attraverso la colpevolezza.
3. La malata attrazione che esercita la colpevolezza deve essere riconosciuta come quella che è.

Perché dovuto a che è diventata in qualcosa di reale per te, è essenziale che la esamini accuratamente e che impari ad abbandonarla smettendo di interessarti ad essa.

Nessuno abbandonerebbe ciò che considera di valore. 

Però l'attrazione della colpevolezza è qualcosa di valore per te dovuto unicamente a che non hai esaminato ciò che è e pertanto l'hai giudicato completamente come se tu fossi un cieco.

Man mano che la porti alla luce, la tua unica domanda sarà: come è possibile che non l'avesse mai potuto desiderare? 

Non hai nulla da perdere se la esamini accuratamente, perché a una mostruosità come questa non le corrisponde di essere nella tua santa mente.

Questo ospite di Dio non può che essere in realtà interessato in qualcosa del genere.
4. Abbiamo detto prima che il proposito dell'ego è conservare e incrementare la colpevolezza, ma in una maniera tale che tu non ti possa rendere conto di ciò che esso ti potrebbe provocare.

Perché la dottrina fondamentale dell'ego è che puoi scappare da quello che fai ad altri. 

L'ego non desidera il bene di nessuno.

Nonostante la sua sopravvivenza dipende dalla tua credenza che sei esente dalle tue cattive intenzioni.

Ti dice quindi che se permetti di essere il suo ospite, lui ti permetterà di proiettare la sua rabbia fuori e in questa maniera ti proteggerà.

E così si imbarca in una infinita e insoddisfatta catena di relazioni speciali nate dalla rabbia e dedicate esclusivamente a fomentare solo la credenza demente che quanta più rabbia scarichi fuori da te stesso, più in salvo ti troverai.
5. Questa è la catena che lega il Figlio di Dio alla colpevolezza ed è quella che lo Spirito Santo vuole eliminare nella tua santa mente.

Perché questa infame catena non deve continuare ad imprigionare quello che Dio Stesso ha scelto come il Suo ospite, chi non può far diventare se stesso un ospite dell'ego.

Nel nome della sua liberazione e nel nome di Quello che desidera liberarli, esaminiamo più accuratamente le relazioni che l'ego trama e permettiamo che lo Spirito Santo le giudichi veramente.

Perché è senza dubbio che se le esamini le offrirai piacevolmente a Egli. 

Ciò che Egli può fare da loro tu non lo sai, ma saresti disposto a scoprirlo se sei prima disposto a percepire ciò che tu hai fatto di loro.
6. In una maniera o in un'altra ogni relazione che l'ego stabilisce è basata nella idea che sacrificare se stesso fa diventare grande lui.

Il “sacrificio” che lui considera una purificazione, è infatti la radice del suo amaro risentimento. Perché preferirebbe attaccare subito e non ritardare più ciò che in realtà desidera fare.

Nonostante in vista che l'ego si relaziona con la “realtà” così come lui la vede, si rende conto che nessuno potrebbe interpretare un attacco diretto come un atto di amore. 

Ma far sentire colpevole l'altro è un attacco diretto anche se non sembra di esserlo.

Perché quelli che si sentono colpevoli aspettano di essere attaccati e avendo chiesto questo si sentono attirati dall'attacco.
7. In queste relazioni dementi l'attrazione di ciò che non desideri sembra di essere più grande che l'attrazione di ciò che desideri. 

Perché uno pensa che ha sacrificato qualcosa per l'altro e lo odia per questo.

Questo nonostante ciò, è quello che crede di volere. 

Non è innamorato dell'altro in assoluto. Semplicemente crede si essere innamorato del sacrificio.

E quindi il “sacrificio” che impone a se stesso esige che l'altro accetti la colpevolezza e che sacrifichi anche se stesso.

Il perdono si fa impossibile, perché l'ego crede che perdonare l'altro è perderlo. 

Nell'unica maniera in cui l'ego può assicurare la continuità della colpevolezza, che mantiene tutte le sue relazioni intatte è attaccando e negando il perdono.  Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.
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