Non hai il bisogno di soffrire per imparare. Parte 1.
Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me!
Oggi chiedo riposo e un silenzio che le apparenze del mondo non possano disturbare.
Chiedo la pace e la tranquillità in mezzo a tutto il trambusto nato dai sogni contrastanti.
Chiedo la sicurezza e la felicità anche se sembra che ciò che vedo è solo pericolo e disgrazia.
Dispongo del pensiero che risponderà a tutto ciò che ho chiesto.
Capitolo 21.
Oggi chiedo riposo e un silenzio che le apparenze del mondo non possano disturbare.
Chiedo la pace e la tranquillità in mezzo a tutto il trambusto nato dai sogni contrastanti.
Chiedo la sicurezza e la felicità anche se sembra che ciò che vedo è solo pericolo e disgrazia.
Dispongo del pensiero che risponderà a tutto ciò che ho chiesto.
Percependo la perfezione miglioro la realtà - SCUSA, GRAZIE, TI AMO Un viaggio senza destinazione
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La ragione e la percezione.
I-La canzone dimenticata.
1. Non dimenticare mai che il mondo che
“vedono”i ciechi dev'essere immaginario, perché per loro è sconosciuto il
vero aspetto del mondo.
Devono dedurre ciò che possono, basandosi in
dati che sono sempre indiretti e riformulano le loro deduzioni man
mano inciampano e cadono, dovuto a ciò che non hanno riconosciuto
prima o altrimenti passare senza soffrire danni alcuni attraverso
porte aperte che loro credevano che fossero chiuse.
E la stessa cosa accade con te. Tu non
vedi.
Le indicazioni nella quale ti bassi per arrivare alle tue
conclusioni sono sbagliate ed è per questo che inciampi e cadi sopra
le pietre che non hai visto prima, senza renderti conto che puoi
attraversare le porte, che anche se credevi che erano chiuse, si trovano
aperte per gli occhi che non vedono, aspettando per darti il benvenuto.
2. Che pazzesco è cercare di giudicare
ciò che semplicemente potrebbe essere visto!
Non è necessario immaginare l'apparenza che dovrebbe avere il mondo.
Non è necessario immaginare l'apparenza che dovrebbe avere il mondo.
Prima che tu lo possa riconoscere come
ciò che è devi vederlo.
È possibile farti vedere quale porte
sono aperte, perché così tu possa vedere dove sta la sicurezza, e sapere quale
strada conduce alle tenebre e quale alla luce.
I giudizi ti daranno
sempre le indicazioni false ma la visione ti dice dove andare.
Allora, perché tentare di indovinare?
Allora, perché tentare di indovinare?
3. Non hai il bisogno di soffrire per
imparare.
Le lezioni benevolenti si assimilano con gioia e si ricordano felicemente.
Le lezioni benevolenti si assimilano con gioia e si ricordano felicemente.
Tu desideri imparare ciò che ti fa felice
e non dimenticare mai più questo.
Non è questo ciò che neghi.
Ciò che ti domandi è se i mezzi attraverso i quali si impara questo corso ti conducono alla felicità che promette o no.
Ciò che ti domandi è se i mezzi attraverso i quali si impara questo corso ti conducono alla felicità che promette o no.
Se credessi che è Si, non avresti
difficoltà alcuna per imparare questo corso.
Ancora non sei uno studente felice, perché ancora non sei sicuro che la visione possa
darti di più di quello che i giudizi ti offrono e hai imparato che non
puoi avere entrambe le cose.
4. I ciechi si abituano e si adattano al loro mondo. Credono di sapere come svolgersi in esso.
Hanno imparato a
farlo, però non attraverso le lezioni gioiose ma attraverso la dura
necessità imposta dalle limitazioni che credono di non poter
superare.
E come ancora continuano a credere a questo, hanno in grande stima quelle lezioni e si aggrappano a loro perché non
possono vedere.
Non capiscono che sono le lezioni in
se stesse quelle che li mantengono ciechi.
Questo non lo credono.
Questo non lo credono.
E
così conservano il mondo che hanno imparato a “vedere” nella loro immaginazione, credendo che possono solo scegliere tra questo o
niente.
Odiano il mondo che hanno imparato a
conoscere attraverso il dolore. E tutto ciò che credono che abita in
esso serve per ricordare a loro che sono incompleti e che sono stati
privati ingiustamente di qualcosa.
5. Pertanto definiscono la loro vita e
dove abitano e si adattano a essa tale è come credono che devono
farlo, timorosi di perdere il poco che hanno.
E la stessa cosa accade con tutti quelli che considerano che l'unica cosa che hanno loro così come i loro fratelli hanno è il corpo
Tentano di comunicare tra di loro e
falliscono una e un'altra volta.
E si adattano alla solitudine, perché credono che conservare il corpo è proteggere il poco che hanno.
E si adattano alla solitudine, perché credono che conservare il corpo è proteggere il poco che hanno.
Poni attenzione e vedi se puoi ricordare ciò di cui parleremo
adesso. Un corso di miracoli.
Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. Google. Tutti post del corso di miracoli.
Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. Google. Tutti post del corso di miracoli.
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