Il tuo Redentore vuole che tu possa vedere tuo fratello nella stessa maniera come vedi te stesso. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni in questo giorno perfetto così come sei tu!

Padre, che assurdo è credere che tuo figlio potrebbe causare sofferenza a se stesso! 

Come potrebbe Tuo Figlio essere in grado di pianificare la sua propria condanna senza che le sia stato fornito un percorso sicuro che lo portasse verso la sua propria liberazione?

Tu mi ami, padre, e non potresti mai farmi entrare in difficoltà per farmi morire in un mondo di dolore e crudeltà. 

Come avrei mai potuto pensare che l'amore avrebbe abbandonato se stesso? 

Non c'è nessuna altra volontà che la volontà dell'amore. La paura è un sogno e non c'è nessuna altra volontà che possa essere in conflitto con la Tua. 

Essere dormito è essere in conflitto. Essere sveglio è essere in pace.

La morte è un'illusione e la vita eterna è la verità. Nulla si oppone alla tua volontà.  Il conflitto non esiste, perché la mia volontà è tua.
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Capitolo 19.
La consecuzione della pace.
III- La irrealtà del peccato
1. L'attrazione della colpevolezza è nel peccato, non nell'errore. 

Il peccato si ripeterà a causa di questa attrazione. 

La paura può diventare tanto acuta che prega al peccato la sua espressione.

Però mentre la colpevolezza continua ad essere attrattiva, la mente soffrirà e non abbandonerà l'idea del peccato.

Perché la colpevolezza ancora la chiama e la mente la ascolta e la desidera ardentemente e si lascia attrarre volontariamente dalla sua malata attrazione.

Il peccato è un'idea di perversità che non può essere corretta, però che ancora sarà desiderabile. Per essere parte essenziale di ciò che l'ego crede che sei, la desidererà sempre.

E soltanto un vendicatore, con una mente differente dalla tua, potrebbe finire con essa approfittando della paura.
2. L'ego non crede che è possibile quello a cui in realtà il peccato invoca e a cui l'amore risponde sempre, è all'amore e non alla paura.

Perché l'ego porta il peccato di fronte alla paura esigendo punizione. Però la punizione non è che un'altra maniera di proteggere la colpevolezza, perché ciò che merita punizione è dovuto accadere in realtà.

La punizione è sempre la grande protettrice del peccato, che tratta con rispetto e che onora per la sua perversità.

Ciò che chiede la punizione dev'essere la verità. E ciò che è la verità non può che essere eterno e continuerà a ripetersi senza tregua.

Perché desideri ciò che consideri di reale e non lo abbandoni.
3. Un errore invece non è qualcosa di attrattivo. 

Ciò che vedi chiaramente come uno sbaglio desideri che sia corretto. 

A volte un peccato è commesso una e un'altra volta con risultati ovviamente dolorosi però senza perdere il suo attrattivo.

Però all'improvviso cambi la sua condizione nel modo che da essere un peccato passa ad essere semplicemente un errore.

Adesso non continuerai a commetterlo, semplicemente non lo farai più e ti disfarai di esso, a meno che continui ancora a sentirti colpevole.

Se nonostante il problema è sparito ti senti colpevole allora in questo caso non hai fatto che cambiare una maniera di peccato per un'altra, riconoscendo che era un errore ma ostacolando la correzione.

Questo non suppone in realtà un cambio nella tua percezione, perché è il peccato e non l'errore quello che esige punizione.
4. Lo Spirito Santo non può punire il peccato. 

Riconosce gli errori e il Suo desiderio è quello di correggere tutti tale e come Dio gli ha incaricato di fare.

Lo Spirito Santo non riconosce il peccato, né può vedere neanche nessun errore che non possa essere corretto. Perché l'idea di un errore incorreggibile non ha senso per Egli.

L'unica cosa che l'errore chiede è correzione e questo è tutto.

Ciò che chiede punizione non sta in realtà chiedendo niente. 

Ogni errore è necessariamente una petizione di amore. Cosa è allora il peccato?

Quale altra cosa potrebbe essere che uno sbaglio che vuoi mantenere nascosto, una petizione di aiuto che non vuoi che sia ascoltata e che pertanto rimane senza risposta?
5. Nel tempo lo Spirito Santo vede chiaramente che il Figlio può commettere errori. In questo condividi la Sua Visione. 

Pero non condividi il Suo criterio rispetto alla differenza che esiste tra il tempo e l'eternità. E quando la correzione è completata, il tempo diventa l'eternità. 

Lo Spirito Santo può insegnarti a vedere il tempo in una maniera diversa e vedere oltre di esso, ma non potrà farlo mentre tu continui a credere nel peccato.

Puoi credere nell'errore, perché questo può essere corretto dalla mente. Però il peccato è la credenza che la tua percezione è inalterabile e che la mente deve accettare come vero ciò che detta la percezione.

Se la mente non obbedisce, è giudicata come demente. 

In questa maniera la mente, che è l'unico potere che potrebbe cambiare la percezione, si mantiene in uno stato di impotenza e racchiusa nel corpo per paura al cambiamento di percezione che il suo insegnante, che è uno con essa, le offrirebbe.
6. Quando sentirai la tentazione di pensare che il peccato è reale, ricorda questo: se il peccato fosse reale, né tu né Dio lo siete.

Se la creazione è la estensione, il Creatore deve aver esteso Se Stesso ed è impossibile che quello che è parte di Egli sia completamente differente dal resto.

Se il peccato è reale Dio non può che essere in lotta Con Se Stesso. Deve essere diviso battagliando tra il bene e il male. Essere in parte di mente sana e in parte demente.

Perché deve aver creato quello che vuole distruggere e che ha il potere di farlo. Non sarebbe più facile credere che ti sei sbagliato, che credere questo? Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.

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