L'ego è soltanto una idea e non un fatto. Parte 2.
Sat Nam miei fratelli!!
Tante benedizioni in questo giorno di luce.
L'unica maniera di essere in pace è riconoscendo che non sappiamo niente e affidando tutto il controllo della nostra vita allo Spirito Santo e consegnando tutto ciò che ci fa soffrire. Non siamo in pace quando prendiamo una decisione sbagliata durante il giorno. Quando non ci lasciamo guidare dalla volontà di Dio ci sentiamo in ansia, con stress, con senso di colpa, con paura ecc. Perciò non prendiamo nessuna decisione per conto nostro, invece troviamo la pace vera lasciandoci guidare da Dio e riposiamo in comunione con il Suo Amore e nella Sua felicità eterna. Dio è il nome della nostra liberazione. Ti amo.
Capitolo
4.
L'illusione
dell'ego.
II-L'ego
e la sua falsa autonomia.
6. Soltanto quelli che hanno una
sensazione reale e durevole dell'abbondanza possono essere veramente
caritatevoli. Questo risulta ovvio quando capisci quello
che in realtà vuol dire caritatevoli. Per l'ego dare qualcosa
significa privarsi di essa.
Quando associ l'atto di dare con il sacrificio dai soltanto perché credi che in alcuna maniera otterrai qualcosa migliore in cambio e puoi per tanto prescindere della cosa che dai. “Dare per ottenere qualcosa” è sempre una legge ineludibile dell'ego, che sempre valuta se stesso in funzione di altri ego.
Pertanto stai sempre ossessionato con
l'idea della carenza che è la credenza che ha dato origine a
questo. La sua percezione di altri ego come enti reali non è più
che un tentativo di convincere se stesso che è reale.
“L'amore proprio” dal punto di
vista dell'ego non significa altra cosa che, l'ego ha ingannato
se stesso credendo che è reale e pertanto è temporaneamente meno
inclinato a danneggiare. “Questo amore proprio“ è sempre
vulnerabile alla tensione, termine questo che si riferisce a
qualsiasi cosa che è percepita come una minaccia alla sua esistenza.
7. L'ego vive letteralmente sempre
paragonando. L'uguaglianza è qualcosa che è oltre ciò che
l'ego può capire e pertanto è impossibile che sia
caritatevoli. Ciò che l'ego da non viene mai da una sensazione
di abbondanza, perché l'ego è stato creato precisamente come
un sostituto di essa. Perciò nel suo sistema di pensiero è
nato il concetto di “ottenere qualcosa”.
I desideri sono i meccanismi per
“ottenere qualcosa”, è rappresentano la necessità dell'ego
di ratificare sé stesso. Questo è certo tanto nel caso dei
desideri corporali come nelle necessità più elevate dell'ego.
L'origine dei desideri corporali non è fisico. L'ego considera
che il corpo è la sua casa e cerca di soddisfare se stesso
attraverso di esso. Però l'idea che esso è possibile è una
decisione della mente che è completamente confusa rispetto
quello che in realtà è possibile.
8. L'ego crede che dev'essere
autosufficiente per sé stesso e per tutto, e questo non è più che
un'altra maniera di descrivere la sua credenza che ha creato a sé
stesso. E questo è uno stato di tanto timore che l'unico che può
fare è dirigersi ad altri ego e trattare di unirsi in un debole
tentativo di identificarsi con loro e di attaccarli come una
dimostrazione ugualmente debole della sua forza. Non è libero,
nonostante ciò di mettere in giudizio la premessa che da luogo a
tutto questo, perché essa premessa è la sua base.
L'ego è la credenza della mente
secondo la quale dev'essere autosufficiente per sé stessa.
Gli incessanti sforzi dell'ego per vincere il riconoscimento dello
spirito e ristabilire la sua propria esistenza, sono inutili.
Lo spirito nella sua conoscenza non è cosciente dell'ego. Non
lo attacca, semplicemente non lo può concepire in assoluto.
Neanche l'ego si rende conto dello
spirito, perché percepisce sé stesso come rifiutato da
qualcosa che è più grande di sé stesso. Perciò l'amore
proprio, cosi come l'ego lo concepisce non può che essere
un'illusione.
Le creazioni di Dio non creano
miti, anche se lo sforzo creativo può permutare in mitologia.
Questo può succedere, sebbene soltanto a una condizione: quello
che è fabbricato smette di essere creativo.
I miti appartengono esclusivamente
all'ambito della percezione, le forme che adottano sono tanto
ambigue e la sua naturalezza sta tanto marcata per la dicotomia tra
il bene e il male che neanche il più benevolo di loro è esento
di connotazioni terrifiche. Un corso di miracoli.
Grazie e benedizioni divino essere
della luce!! Ogni giorno siamo più vicini alla nostra vera
casa. Ogni giorno ci liberiamo e prendiamo coscienza della
realtà di tutto ciò che vediamo.