Tuo fratello è il cammino verso il Cielo o verso l'inferno secondo come tu lo percepirai.
Sat Nam bello essere! Respira
profondamente e apri la tua mente all'idea di oggi.
Permetti che il pensiero con cui Egli ha sostituito tutti i tuoi errori possa entrare nei oscuri luoghi della tua mente che ha pensato i pensieri che non sono stati mai la sua volontà. Quella parte della tua mente appartiene a Dio, come il resto. Quella parte non ha pensieri privati e non li fa diventare reali nascondendoli. Lascia filtrare la luce e nessun ostacolo potrà impedire che tu possa vedere quello che Egli ha per te. Metti allo scoperto i tuoi segreti di fronte alla Sua luce benevola e osserva com'è di intenso il bagliore con cui quella luce splende ancora su di te. Sei perfetto. Non ti manca nulla. Hai tutto e lo sei tutto. Dio ti ha dato tutto perché sei creato da Dio e sei pieno e abbondante. Il tuo futuro è nelle mani di Dio. Tutto sta bene. Ti amo.
Uno specchio in cui puoi scorgere tue infinite potenzialità in ogni momento
La
giustizia di Dio.
V-Lo
stato di impeccabilità.
1. Lo stato di impeccabilità è
semplicemente questo: ogni desiderio di attaccare è sparito in
modo che non c'è ragione di percepire il Figlio di Dio in
nessun'altra maniera che non sia tale come è. La necessità della colpevolezza è
sparita perché non ha già nessun proposito e senza
quell'obbiettivo di peccato non ha senso. L'attacco e il peccato sono soltanto
una illusione, perché ognuno è causa, obbiettivo e
giustificazione dell'altro. Per conto suo nessuno dei due può
avere senso, sebbene sembra derivare il senso dell'altro. Ognuno dipende dall'altro per dare
il significato che deve avere. E nessuno potrebbe credere in nessuno
di loro a meno che l'altro fosse la verità, perché ognuno di
loro da fede che l'altro dev'essere vero.
2. L'attacco fa diventare Cristo
tuo nemico e Dio insieme a Egli. Come non potresti sentirti
intimorito con tali “nemici”? E come non potresti avere paura di te
stesso?
Perché hai fatto del male a te stesso
e hai fatto “nemico”il tuo Essere. E adesso non puoi che credere che
tu non sei tu e che sei un essere lontano da te stesso, “qualcosa
di diverso”, “qualcosa” che dev'essere temuta invece che
amata.
Chi attaccherebbe ciò che percepisce
come completamente innocente? E chi che desiderasse di attaccare
potrebbe smettere di sentirsi colpevole per avere quel
desiderio, anche se desiderasse l'innocenza? Perché chi potrebbe considerare il
Figlio di Dio innocente e nello stesso tempo desiderare la sua morte? Ogni volta che stai contemplando tuo
fratello, Cristo è in te. Egli non è andato via poiché i tuoi
occhi sono chiusi. Però cosa potresti vedere se stai cercando
il tuo salvatore e lo contempli con gli occhi che non vedono?
3. Non è a Cristo che stai
contemplando quando guardi in questo modo. Chi stai vedendo è il “nemico” che
confondi con Cristo. E lo odi perché non puoi vedere
in lui alcun peccato.
Non “senti” neanche la chiamata che
ti supplica, il cui contenuto non cambia sia quale sia la forma
attraverso la quale viene effettuata la chiamata, chiedendoti
di unirti a lui nella sua innocenza e nella sua pace.
Sebbene dietro le insensate grida
dell'ego è la chiamata che Dio che ha chiesto di fare a te al
fine che tu possa ascoltare in lui la Sua chiamata a te e
tu possa rispondere ridando a Dio Stesso quello che è Suo.
4. Il Figlio di Dio
chiede soltanto questo a te: che tu possa ridare a lui
ciò che è suo in modo che tu possa partecipare in esso insieme a
lui. Separatamente né tu né lui lo
potreste avere. E così non servirà a nessuno dei due. Però se disponete di esso
entrambi, darà a ognuno di voi la stessa forza per salvare
l'altro e per salvare se stessi insieme a lui. Se lo perdoni il tuo salvatore ti
offrirà la salvezza. Se lo condoni ti offre la morte. L'unica cosa che vedrai in ogni
fratello è il riflesso di ciò che hai scelto che lui fosse per
te. Se decidi contro la sua vera funzione,
che è l'unica cosa che ha in realtà, starai privando lui di
ogni allegria che avrebbe incontrato di aver potuto disimpegnare il
ruolo che Dio gli ha dato. Però non pensare che soltanto lui
perde il Cielo. E questo non può essere ricuperato a
meno che tu possa mostrare a lui il cammino attraverso te,
perché anche tu possa trovarlo camminando insieme a lui.
5. La sua salvezza non suppone nessun
sacrificio per te, perché attraverso la sua libertà tu ottieni
la tua. Permettere che la sua funzione possa
diventare un fatto è ciò che permette che anche la tua lo
possa diventare. E così cammini verso il Cielo o
l'inferno, ma non solo. Quanto bello sarà la sua impeccabilità
quando la percepirai! Quanto grande la tua allegria quando
lui sarà libero per offrirti il dono della visione che Dio ha dato
per te. Lui non ha altra necessita che
questa: che tu possa permettergli di completare il compito che
Dio ha assegnato a lui. Ricorda unicamente questo. Che ciò
che fa lui lo fai anche tu insieme a lui. Tale e come consideri tuo fratello
nella stessa maniera avrai definito la sua funzione rispetto a
te fino a che lo vedrai in un'altra maniera e permetterai che
lui possa essere per te ciò che Dio ha disposto che fosse.
6. Di fronte all'odio che il Figlio di
Dio possa avere contro se stesso è la credenza che Dio è
impotente per salvare ciò che Egli ha creato dal dolore
dell'inferno. Però nell'amore che lui dimostra a se
stesso, Dio è liberato per permettere che sia la Sua Volontà. Vedi in tuo fratello l'immagine di ciò
che credi che è la Volontà di Dio per te. Nel perdonarlo capirai quanto ti ama
Dio, però se lo attacchi crederai che ti odia e crederai che il
Cielo è l'inferno. Guarda tuo fratello un'altra volta però
con la comprensione che lui è il cammino verso il Cielo o verso
l'inferno secondo come tu lo percepirai E non dimenticare questo: il ruolo
che dai a lui e quello che dai a te stesso e il cammino che
indicherai a lui è lo stesso che farai anche tu, perché questo
sarà il giudizio che avrai di te stesso.