30 ott 2014

Tutte le relazioni speciali hanno come meta il peccato. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Ogni cosa che apprezzi qui non è che una catena che ti lega al mondo e questo è il suo unico scopo. 


Tutte le cose devono servire allo scopo che tu hai assegnato fino a quando vedrai in esso un altro proposito.


L'unico proposito degno della tua mente che questo mondo ha è che non passi senza fermarti a vedere qualche speranza dove non c'è nessuna. 


Non lasciarti ingannare di nuovo. Il mondo che vedi non ti offre niente di quello che vuoi.


Scappa adesso dalle catene con cui imprigioni la tua mente quando vedrai la salvezza qui. 


Perché quello che apprezzi lo consideri come parte di te stesso. 


Qualunque cosa che perseguiti per aumentare il tuo valore davanti i tuoi occhi ti limita ancora di più.


Questo nasconde dalla tua coscienza il tuo valore e aggiunge un blocco sopra la porta che conduce alla vera consapevolezza del tuo essere.


Non permettere che tutto ciò che è legato ai pensieri del corpo ti possa ritardare nei progressi verso la salvezza. 


Né permettere che la tentazione di credere che il mondo è in grado di offrirti qualcosa che desideri ti possa ritardare. 


Qui non c'è niente di cui vale la pena desiderare. 


Non c'è niente qui che meriti di un attimo di ritardo o di dolore o di un momento di incertezza o di dubbio.


Ciò che è carente di valore no può offrire niente.


Ciò che ha davvero valore non può essere trovato in ciò che è inutile.



Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
III-Fede, credenza e visione.

7. La fede e la credenza si uniscono alla visione dovuto a che tutti i mezzi che una volta sono serviti ai fini del peccato siano canalizzati adesso verso la santità. 

Perché ciò che tu chiami peccato non è che una limitazione e odi tutti quelli che tenti di ridurre a un corpo perché hai timore di loro.

Quando ti neghi a perdonare un fratello lo stai condannando al corpo perché hai in grande stima i mezzi del peccato. 


E così stai depositando tutta la tua fede e credenza nel corpo. 

Però la santità vuole liberare tuo fratello ed eliminare l'odio eliminando la paura, non nel livello dei sintomi ma dalla radice.

8. Quelli che vogliono liberare i propri fratelli dal corpo non hanno paura. 

Perché hanno rinunciato ai mezzi del peccato nell'istante che hanno permesso che siano eliminate tutte le sue limitazioni.

Giacché desiderano di vedere i suoi fratelli sotto il mantello della santità, il potere della sua credenza e della sua fede vede oltre il corpo, facilitando la visione, non ostacolandola.

Però prima di questo hanno deciso di riconoscere quanto la sua fede aveva limitato la sua comprensione del mondo e hanno desiderato di depositarla in qualche altra parte se le avessero offerto un altro punto di vista.

I miracoli che continuano a questa decisione sono nati anche dalla fede. 


Perché tutti quelli che scelgono di distogliere lo sguardo dal peccato è stata concessa la visione e sono condotti alla santità.

9. Coloro che credono nel peccato devono pensare che lo Spirito Santo richiede sacrifici, credendo che questo sia il modo per raggiungere il loro obiettivo.


Fratello, lo Spirito Santo sa che il sacrificio non porta nulla.

Egli non fa nessun tipo trattative.

E si tenti di imporre i limiti, lo odierai perché avrai paura di Egli. 



Il dono che Egli ti ha dato è molto più prezioso di qualsiasi altra cosa su questo lato del Cielo.

Il momento in cui questo sarà riconosciuto sta per arrivare. 

Unisci la tua coscienza a ciò che è già unito.

La fede che hai depositato in tuo fratello può fare questo, perché Quello che ama il mondo lo sta guardando per te senza nessuna macchia di peccato su di esso e avvolto in una innocenza tale che contemplarlo è contemplare la bellezza del Cielo.

10. La tua fede nel sacrificio ha fatto che questo abbia un grande potere davanti i tuoi occhi, solo che non ti rendi conto che non puoi vedere dovuto a esso.

Perché soltanto si può chiedere sacrificio al corpo e solo un altro corpo potrebbe esigerlo. 


La mente da per sé non potrebbe esigere questo né riceverlo. Il corpo neanche.

L'intenzione è nella mente che tenta di avvalersi del corpo per mettere in pratica i mezzi del peccato nei quali essa crede.

E così quelli che danno valore al peccato non possono che credere che la mente e il corpo sono uniti. E in questo modo il sacrificio certamente è un mezzo per imporre i limiti e quindi per odiare.

11. Credi che lo Spirito Santo si preoccupa per questo? 

Egli non ti da quello di ciò che di accordo con il Suo proposito ti vuole allontanare.

Tu credi che Egli ti vuole privare di qualcosa per il tuo proprio bene. 


Però i termini “bene” e “privazione” sono opposti e non possono essere riconciliati in nessuna forma che abbia significato.

È come dire che la luna e il sole sono una stessa cosa, perché vengono di notte e di giorno rispettivamente e che quindi non possono che formare un'unità.

Ma per il fatto di vedere uno di loro significa che l'altro non può mai essere visto.

Né è possibile che ciò che irradia la luce sia la stessa di quello che dipende dalle tenebre per poter essere visto.

Nessuno di loro richiede il sacrificio dell'altro.

Ognuno di loro, tuttavia, dipende dall'assenza dell'altro.
12. Il corpo è stato concepito per servire di sacrificio al peccato e così è ancora considerato nelle tenebre.

Alla luce della visione, nonostante ciò è considerato di una maniera molto distinta.

Puoi avere fiducia che servirà fedelmente al proposito dello Spirito Santo e puoi darle il potere perché esso possa diventare uno strumento di aiuto al fine che i ciechi possano vedere.

Però quando loro vedranno, guarderanno oltre esso nella stessa maniera che tu. 


La fede e la credenza che hai depositato nel corpo,  devono stare oltre di esso.

Hai trasferito la tua percezione, la tua credenza e la tua fede dalla mente al corpo. 


Permetti che queste siano restituite a te che li hai prodotti e che ancora può avvalerti di loro per salvarti di ciò che hai inventato. Un corso di miracoli.


Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.

29 ott 2014

Tutte le relazioni speciali hanno come meta il peccato. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino!

Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me!

Che cosa posso perdere se scelgo di non dare valore a ciò che è nulla?

Questo mondo non mi offre niente di ciò che voglio veramente, invece sceglierò quello che sicuramente desidero!

Permetto che che il mondo che voglio mi sia concesso oggi.

Il mondo che desidero aspetta soltanto la mia scelta  per così occupare il posto che adesso hanno tutte le cose che cerco ma che non voglio.

Il mondo che vedo non mi offre nulla di ciò che voglio.

Perché oltre questo mondo c'è un mondo che desidero.
Capitolo 21. La ragione e la percezione.
III- Fede, credenza e visione.

1. Tutte le relazioni speciali hanno come meta il peccato, perché sono accordi che si fanno con la realtà, alla quale l'apparente unione si adatta.

Non dimenticare questo: fare accordi è fissare i limiti e non potrai che odiare qualsiasi fratello con cui hai una relazione parziale.

Forse stai cercando di rispettare l'accordo in nome di ciò che è “giusto” esigendo a volte di essere tu quello che pagherà, anche se ciò che è il più frequente è esigerlo a l'altro.

Facendo il “giusto” quindi tenti di mitigare la colpevolezza che emana dal proposito che hai accettato nella relazione.

E per questo lo Spirito Santo deve cambiare il tuo proposito perché possa essere di utilità per Egli e inoffensiva per te.
2. Se accetti questo cambiamento avrai accettato l'idea di fare posto alla verità.

La fonte del peccato sparirà.

Forse immagini ancora di sperimentare i suoi effetti ma il peccato ha smesso di essere il tuo proposito e non lo vuoi più.

Nessuno permette che il suo proposito sia rimpiazzato mentre ancora lo desidera, perché niente si vuole e si protegge più che un obiettivo che la mente ha previamente accettato.

Lo perseguiterà, triste o felicemente ma sempre con fede e con la perseveranza che la fede inevitabilmente porta con sé.

Il potere della fede non può essere mai riconosciuto se è depositato nel peccato.

Però viene riconosciuto sempre, se è depositato nell'amore.
3. Perché ti risulta tanto strano che la fede possa muovere le montagne? 

In realtà questa è una impresa insignificante per tale potere.

Perché la fede può mantenere il Figlio di Dio incatenato mentre lui crede che lo è.

Però quando sarà libero dalle sue catene sarà semplicemente perché lui stesso avrà smesso di credere in loro, e questo accadrà quando avrà tolto la sua fede nell'idea che qualcosa lo può imprigionare e invece depositerà la sua fede nella sua libertà.

È impossibile avere fede in due orientazioni che sono opposte.

La fede che hai depositato nel peccato la hai tolta alla santità.

E ciò che offri alla santità lo hai tolto al peccato.
4. La fede, la credenza e la visione sono i mezzi attraverso i quali si raggiunge l'obbiettivo della santità.

Attraverso loro, lo Spirito Santo ti conduce verso il mondo reale, allontanandoti da tutte le illusioni nelle quali avevi depositato la tua fede.

Questo è il Suo percorso, l'unico che Egli vede.

E quando crederai di aver perso la strada, Egli ti ricorderà che non c'è un altro percorso che questo.

La Sua fede, la Sua Credenza e la Sua visione sono per te.

E quando le accetterai completamente, invece di quelle tue, non avrai necessità di loro.

Perché la fede, la credenza e la visione hanno unicamente senso prima di raggiungere la certezza.

Nel Cielo sono sconosciute.

Il Cielo nonostante ciò si raggiunge attraverso di loro.
5. Non è possibile che al Figlio di Dio possa mancare la fede ma è vero che può scegliere dove desidera di depositarla.

La mancanza di fede non è in realtà mancanza di fede, ma fede che è stata depositata in ciò che non è niente.

La fede che è depositata nelle illusioni non è per niente carente di potere, perché sotto questo il Figlio di Dio crede di essere impotente.

In questo modo non è fedele a se stesso ma ha grande fede nelle illusioni che ha su se stesso.

Perché tu hai inventato la fede, la percezione e la credenza al fine di perdere la certezza e trovare il peccato.

Questo percorso demente è stato la tua propria scelta e nel depositare la tua fede in ciò che avevi scelto hai fabbricato ciò che desideravi.
6. Lo Spirito Santo può avvalersi di tutti i mezzi che tu hai impiegato per andare in cerca del peccato.

Però tale e come Egli li utilizza ti allontanano dal peccato, perché il Suo proposito segnala la direzione opposta.

Egli vede i mezzi che impieghi ma non vede qual è stato il proposito per cui li hai inventati.

La Sua intenzione non è toglierti niente, perché Egli riconosce il valore di quello che hai inventato e vedi quello come un mezzo per raggiungere ciò che Egli stesso dispone per te.

Hai inventato la percezione al fine di poter scegliere tra i tuoi fratelli e andare in cerca del peccato insieme a loro.

Lo Spirito Santo vede la percezione come un mezzo per insegnarti che la visione della relazione santa è l'unica cosa che desideri vedere.

Depositerai tutta la tua fede nella santità soltanto desiderandola e crederai in essa per ragione del tuo desiderio.

Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè.  GoogleTutti post del corso di miracoli.

28 ott 2014

È impossibile che il Figlio di Dio possa essere controllato dai successi esterni a lui. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Padre oggi sento solo la tua voce. Vengo a Te nel più profondo silenzio per sentire la tua voce e ottenere la tua parola. 


Non ho altra preghiera che questo: tu mi dai la verità. Permettimi di vedere la verità.


E la verità è la tua Volontà che voglio condividere con Te oggi. 


Che oggi possa avere fiducia in quello che sostiene che io sono il Figlio di Dio. 


E che la pace che
 scelgo adesso di sperimentare dia fede della verità delle sue parole. 

Il Figlio di Dio è libero di preoccupazioni e dimora eternamente in pace celeste.

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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
II Siamo responsabili di ciò che vediamo.
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7. Lo Spirito Santo può fare che tu abbia fede nella santità e darti la visione perché tu la possa vedere facilmente. Però non hai lasciato libero e chiaro l'altare dove questi doni devono stare.

E dove loro dovrebbero stare hai messo i tuoi idoli, i quali hai consacrato a un'altra cosa.

E a quella altra “volontà” che sembra di dirti ciò che deve accadere, è a cui dai realtà. Pertanto quello che ti dimostrerebbe il contrario non può che sembrare irreale per te.

L'unica cosa che ti viene chiesto è di fare posto alla verità. Non ti viene chiesto di inventare o di fare ciò che è oltre la tua comprensione.

L'unica cosa che ti è stato chiesto è di permettere di far entrare la verità, di smettere di interferire in ciò che deve accadere di per se e di riconoscere nuovamente la presenza di ciò che hai creduto di aver scartato.
8. Accedi anche sia per un solo istante a lasciare i tuoi altari liberi da ciò che avevi depositato in loro e non potrai che vedere ciò che in realtà si trova lì.

L'istante santo non è un istante di creazione ma di riconoscimento. Perché il riconoscimento procede dalla visione e dalla sospensione di ogni giudizio.

Soltanto allora è possibile guardare dentro se stesso e vedere ciò che non può che essere li, chiaramente alla vista e completamente indipendente da qualsiasi interferenza o giudizio.

Disfare non è la tua funzione ma dipende da te se dai il benvenuto o non a esso. La fede e il desiderio vanno insieme mano nella mano, perché tutti credono in quello che desiderano.
9. Abbiamo parlato già che farsi illusioni è la maniera in cui l'ego tenta di farlo diventare realtà. Non c'è miglior dimostrazione del potere del desiderio e quindi della fede per fare che i tuoi obbiettivi possano sembrare realtà e possibile.

Vedrai quello che desideri di vedere. E se la realtà di ciò che vedi è falsa lo difenderai senza renderti conto di tutti gli aggiustamenti che hai dovuto fare perché quello sia come lo vedi.
10. Quando neghi la visione, la confusione tra la causa ed effetto è inevitabile. Il proposito adesso è mantenere la causa nascosta dall'effetto e fare che l'effetto possa sembrare una causa.

Questa apparente autonomia dell'effetto permette che sia considerato qualcosa di indipendente e capace di essere la causa di tutti i suoi successi e sentimenti che tu credi che l'effetto suscita.

Prima avevamo parlato del tuo desiderio di creare il tuo proprio creatore e di essere il padre e non il figlio di lui.

Questo è lo stesso desiderio. 

Il Figlio è l'effetto che vuole negare la sua Causa. E così lui sembra di essere la causa e produrre effetti reali.

Però il certo è che non può avere effetti senza causa e confondere entrambe le cose è semplicemente non capire nessuna delle due.
11. È essenziale che tu possa riconoscere che tu hai fabbricato il mondo che vedi, come riconoscere che tu non hai creato te stesso. Perché si tratta dello stesso errore.

Niente che il Tuo Creatore non abbia creato può esercitare influenza alcuna su di te. 

E se credi che ciò che hai fatto può dettare a te ciò che devi vedere o sentire e hai fede in che questo può farlo stai negando il Tuo Creatore e credendo che tu hai fatto te stesso.

Perché se credi che il mondo che tu hai costruito ha il potere di fare di te ciò che esso vuole è che stai confondendo Padre e Figlio, Fonte ed effetto.
12. Le creazioni del Figlio si assomigliano a quelle di Suo Padre. Però nel creare come Suo Padre, il Figlio non inganna se stesso pensando che lui è indipendente dalla sua Fonte.

La sua unione con Essa è la Fonte della sua capacità per creare. 

A parte questo non ha potere alcuno per creare e ciò che fa non significa niente, non cambia niente nella creazione, dipende interamente dalla demenza di quello che lo ha fabbricato e questo non potrebbe neanche servire per giustificarla.

Tuo fratello crede che lui ha fabbricato il mondo insieme a te. 

In questo modo nega la creazione e crede, nella stessa maniera che tu, che il mondo che ha fabbricato ha generato a lui. In questa maniera nega di averlo fabbricato.
13. Però la verità è che tanto tu come lui siete stati creati da un Padre amorevole che vi ha creati insieme come Uno solo.

Vedi quello che “dimostra” il contrario e starai negando tutta la tua realtà. 

Riconosci invece che sei stato tu quello che ha fabbricato tutto ciò che apparentemente si interpone tra te e tuo fratello e che vi mantiene separati l'uno dall'altro, e a voi due dal vostro padre e il tuo istante di liberazione sarà arrivato.

Tutti gli effetti di quello che hai fatto spariranno, perché la sua fonte sarà messa allo scoperto.


L'apparente autonomia della sua fonte è ciò che ti mantiene prigioniero. 

Quello è lo stesso errore che pensare che sei indipendente dalla Fonte, attraverso la quale sei stato creato e che non hai abbandonato mai. Un corso di miracoli.

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27 ott 2014

È impossibile che il Figlio di Dio possa essere controllato dai successi esterni a lui. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

E' possibile ascoltare la voce di Dio per tutto il giorno senza interrompere tutte le normali attività. 


La parte della tua mente in cui la verità dimora è in comunicazione costante con Dio, che tu sia a conoscenza o meno. 


La parte che sta ascoltando la voce di Dio è tranquilla, in riposo e piena di assoluta sicurezza. 


È l'unica parte che esiste realmente


L'altra è un illusione selvaggia, frenetica e sconvolta, ma priva di tutta la realtà. Cerca di non ascoltarla oggi. 

Invece prova a identificarti con la parte della tua mente in cui regna la quiete e la pace per sempre. 

Prova a sentire la voce di Dio che ti chiama amorevolmente ricordandoti che il Creatore non ha dimenticato il suo figlio.

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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
II Siamo responsabili di ciò che vediamo.
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1. Abbiamo appreso quanto poco ti è chiesto per imparare questo corso. 

È la stessa piccola dose di buona volontà di cui hai bisogno, perché tutta la tua relazione diventi gioia.

Il piccolo regalo che offri allo Spirito Santo in cambio del quale Egli ti da tutto.  Il poco su quello che si basa la salvezza, il piccolo cambiamento di mentalità per il quale la crocifissione diventa la risurrezione.
E giacché è vero, è tanto semplice che è impossibile che si possa capire perfettamente. Può essere rifiutato ma non è ambiguo. 

E se decidi di opporti a esso non è perché sia incomprensibile ma perché quel piccolo prezzo sembra di essere, secondo il tuo giudizio, un prezzo troppo alto per pagare per la pace.
2. Questa è l'unica cosa che devi fare perché ti sia concessa la visione, la felicità, la liberazione del dolore e poter scappare dal peccato.

Di a te stesso unicamente questo, ma dillo con tutto il tuo cuore e senza riserve, perché in questo è il potere della salvezza.

"Sono responsabile di ciò che vedo. Scelgo i sentimenti che sperimento e decido l'obbiettivo che voglio raggiungere. E tutto ciò che sembra di accadermi sono io stesso quello che l'ho chiesto e mi è stato concesso tale e come l'ho scelto"

Non ti ingannare per più tempo pensando che sei impotente di fronte a ciò che sperimenti. Riconosci unicamente che ti eri sbagliato e tutti gli effetti dei tuoi errori spariranno.
3. È impossibile che il Figlio di Dio possa essere controllato dai successi esterni a lui. È impossibile che lui stesso non abbia scelto le cose che gli accadono.

Il suo potere di decisione è ciò che determina ogni situazione nella quale sembra di trovarsi, che sia per caso o per coincidenza.

Né le coincidenze né le casualità sono possibili nell'universo tale e come Dio lo ha creato, fuori di questo non esiste niente.

Se soffri è perché hai deciso che la tua meta era il peccato. Se sei felice è perché hai messo il tuo potere di decisione nelle mani di Quello che non può che decidere in favore di Dio per te.

Questo è il piccolo regalo che ti è stato concesso, il poter liberare il tuo salvatore perché lui nella stessa maniera possa dare la salvezza a te.
4. Non ti lamentare di dover dare questa piccola offerta, perché se non la dai continuerai a vedere il mondo tale e come lo vedi adesso.

Però se le dai tutto ciò che vedi, sparirà insieme a esso. 

Non ti è stato mai dato tanto per tanto poco. Questo scambio è realizzato ed è conservato nell'istante santo.

Lì il mondo che non desideri è portato davanti il mondo che si desideri. 

E il mondo che desideri ti è concesso perché lo desideri.

Però perché questo abbia luogo devi prima riconoscere il potere del tuo desiderio. 

Devi accettare la tua forza non la tua debolezza.

Devi percepire che ciò che è tanto poderoso come per costruire tutto un mondo può essere tanto forte per decidere di abbandonarlo e può nella stessa maniera accettare la correzione se è disposto a riconoscere che ti eri sbagliato.
5. Il mondo che vedi non è che il testimone futile di che avevi ragione. 

È un testimone demente. Tu hai insegnato a esso quale doveva essere la sua testimonianza, e quando la ha ripetuta a te, la hai ascoltata e hai convinto te stesso che ciò che diceva di aver visto era la realtà.

Sei stato tu quello che ha causato tutto questo a te stesso. Soltanto con comprendere questo potresti capire anche quanto circolare è il ragionamento in cui si basa la tua visione.

Questo non è stato qualcosa che ti è stata data. Questo è stato il regalo che tu hai fatto a te stesso e che hai fatto a tuo fratello.

Permetti che ti sia tolto e che sia rimpiazzato dalla verità. E man mano che osservi il cambiamento che ha luogo in esso ti sarà concesso di poterlo vedere in te stesso.
6. Forse non vedi la necessità di fare questa piccola offerta. Se questo è il tuo caso, esamina più attentamente ciò che questa offerta rappresenta. E non vedere in essa altra cosa che l'assoluto scambio della separazione per la salvezza.

L'ego non è che l'idea che è possibile che al Figlio di Dio possano accadere cose contro la sua volontà e quindi contro la Volontà del Suo Creatore, la quale non può essere separata dalla Sua.

Con questa idea il Figlio di Dio ha rimpiazzato la sua volontà, in ribellione demente contro ciò che non può che essere eterno.

Quella idea è la dichiarazione che lui può privare Dio del Suo Potere e rimanere con esso per se stesso, privandosi in questo modo di ciò che Dio ha disposto per lui.

Ed è questa demente idea quella che hai messo su un trono nei tuoi altari e che adori. E tutto ciò che suppone una minaccia per essa sembra di attaccare la sua fede, perché in essa è dove l'hai depositato.

Non pensare che ti manca la fede, perché le tue credenze e fiducia in quella idea sono certamente ferme. Un corso di miracoli.

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24 ott 2014

Non hai il bisogno di soffrire per imparare. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Riposo in Dio. Non c'è sofferenza che non possa guarire.

Non c'è nessun problema che non possa essere risolto.

E non c'è apparenza che non possa diventare la verità davanti gli occhi di quelli che riposano in Dio.

Questo è il giorno della pace.

Riposo in Dio e mentre i venti di odio dividono il mondo, il mio riposo rimane indisturbato.

Mio è il riposo della verità. Le apparenze non mi possono disturbare.

Invito a  tutti i miei fratelli a unirsi a me nel mio riposo. Loro mi ascolteranno e verranno a me che riposo in Dio.

Non sentiranno nessun'altra voce che la mia, perché ho dato la mia voce a Dio e adesso riposo in Egli e permetto che Egli parli attraverso me.
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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
I-La canzone dimenticata.
6. Ascolta...forse puoi prendere una lieve traccia di uno stato immemorabile che non hai dimenticato del tutto, forse sia un po' nebuloso, però non ti è totalmente sconosciuto, nella stessa maniera che una canzone il cui titolo hai dimenticato molto tempo fa così come la circostanza in cui la hai ascoltata.

Non puoi ricordarti di tutta la canzone ma soltanto di alcune note della melodia e non puoi associarla a nessuna persona né con niente in particolare. 

Però queste poche note ti bastano per ricordare quanto bella era la canzone, quanto meraviglioso il posto dove la hai ascoltata e quanto amore hai sentito per quelli che stavano con te ascoltandola.
7. Le note non sono niente.

Sebbene le hai conservate non per loro stesse ma con un dolce ricordo di quello che ti fa piangere se ricordassi quanto è voluto da te. 

Potresti ricordare ma hai paura, perché credi che perderesti il mondo che da allora hai imparato a conoscere.

Tuttavia sai che niente in questo mondo è neanche l'ombra di quello che hai amato tanto. 

Ascolta e vedi se ricordi una canzone molto vecchia che sapevi già da molto tempo e che era molto apprezzata da te che qualsiasi altra canzone che hai insegnato a te stesso da allora.
8. Oltre il corpo, oltre il sole e le stelle, oltre tutto ciò che vedi e innanzitutto, in certa maniera quello che è famigliare per te, c'è un arco di luce dorata che quando lo contempli si estende fino a diventare un circolo enorme e luminoso.

Il circolo si riempie di luce davanti ai tuoi occhi e avvolge tutto fino all'infinito, brillando eternamente senza interruzioni né limiti di nessun tipo.

Dentro di essa tutto è unito in una continuità perfetta.

È impossibile immaginare che possa aver qualcosa che sia dentro di essa, perché non c'è luogo in cui quella luce sia assente.
9. Questa è la visione del Figlio di Dio che conosci bene.

È qui tutto ciò che vede quello che conosce Suo Padre. 

È qui il ricordo di ciò che sei, una parte di quello che contiene tutto quello dentro di sé e che è tanto inequivocabilmente unito a tutto nella stessa maniera in cui tutto è unito a te.

Accetta la visione che ti può dimostrare questo invece di accettare il corpo.

Conosci questa vecchia canzone e la sai molto bene.

Niente ti sarà mai tanto voluto come questo inno immemorabile dell'amore che il Figlio di Dio ancora canta a Suo Padre.
10. E adesso i ciechi possono vedere, perché questa è la stessa canzone che cantano in onore del Suo Creatore e loda anche a loro.

La cecità che hanno inventato non potrà resistere il vibrante ricordo di questa canzone. E contempleranno la visione del Figlio di Dio al ricordare chi è quello a cui cantano.

Cosa è un miracolo che quello di ricordare? E c'è qualcuno in cui non si trova questa memoria? 

La luce in uno sveglia la luce dell'altro. E quando la vedi in tuo fratello la ricordi per tutti. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.
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23 ott 2014

Non hai il bisogno di soffrire per imparare. Parte 1.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Oggi chiedo riposo e un silenzio che le apparenze del mondo non possano disturbare.

Chiedo la pace e la tranquillità in mezzo a tutto il trambusto nato dai sogni contrastanti.

Chiedo la sicurezza e la felicità anche se sembra che ciò che vedo è solo pericolo e disgrazia.

Dispongo del pensiero che risponderà a tutto ciò che ho chiesto.
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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
I-La canzone dimenticata.
1. Non dimenticare mai che il mondo che “vedono”i ciechi dev'essere immaginario, perché per loro è sconosciuto il vero aspetto del mondo. 

Devono dedurre ciò che possono, basandosi in dati che sono sempre indiretti e riformulano le loro deduzioni man mano inciampano e cadono, dovuto a ciò che non hanno riconosciuto prima o altrimenti passare senza soffrire danni alcuni attraverso porte aperte che loro credevano che fossero chiuse.

E la stessa cosa accade con te. Tu non vedi. 

Le indicazioni nella quale ti bassi per arrivare alle tue conclusioni sono sbagliate ed è per questo che inciampi e cadi sopra le pietre che non hai visto prima, senza renderti conto che puoi attraversare le porte, che anche se credevi che erano chiuse, si trovano aperte per gli occhi che non vedono, aspettando per darti il benvenuto.
2. Che pazzesco è cercare di giudicare ciò che semplicemente potrebbe essere visto!

Non è necessario immaginare l'apparenza che dovrebbe avere il mondo.

Prima che tu lo possa riconoscere come ciò che è devi vederlo.

È possibile farti vedere quale porte sono aperte, perché così tu possa vedere dove sta la sicurezza, e sapere quale strada conduce alle tenebre e quale alla luce. 

I giudizi ti daranno sempre le indicazioni false ma la visione ti dice dove andare.

Allora, perché tentare di indovinare?
3. Non hai il bisogno di soffrire per imparare.

Le lezioni benevolenti si assimilano con gioia e si ricordano felicemente.

Tu desideri imparare ciò che ti fa felice e non dimenticare mai più questo. 

Non è questo ciò che neghi.

Ciò che ti domandi è se i mezzi attraverso i quali si impara questo corso ti conducono alla felicità che promette o no.

Se credessi che è Si, non avresti difficoltà alcuna per imparare questo corso. 

Ancora non sei uno studente felice, perché ancora non sei sicuro che la visione possa darti di più di quello che i giudizi ti offrono e hai imparato che non puoi avere entrambe le cose.
4. I ciechi si abituano e si adattano al loro mondo. Credono di sapere come svolgersi in esso. 

Hanno imparato a farlo, però non attraverso le lezioni gioiose ma attraverso la dura necessità imposta dalle limitazioni che credono di non poter superare.

E come ancora continuano a credere a questo, hanno in grande stima quelle lezioni e si aggrappano a loro perché non possono vedere.

Non capiscono che sono le lezioni in se stesse quelle che li mantengono ciechi.

Questo non lo credono. 

E così conservano il mondo che hanno imparato a “vedere” nella loro immaginazione, credendo che possono solo scegliere tra questo o niente.

Odiano il mondo che hanno imparato a conoscere attraverso il dolore. E tutto ciò che credono che abita in esso serve per ricordare a loro che sono incompleti e che sono stati privati ingiustamente di qualcosa.
5. Pertanto definiscono la loro vita e dove abitano e si adattano a essa tale è come credono che devono farlo, timorosi di perdere il poco che hanno.

E la stessa cosa accade con tutti quelli che considerano che l'unica cosa che hanno loro così come i loro fratelli hanno è il corpo

Tentano di comunicare tra di loro e falliscono una e un'altra volta.

E si adattano alla solitudine, perché credono che conservare il corpo è proteggere il poco che hanno. 

Poni attenzione e vedi se puoi ricordare ciò di cui parleremo adesso. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.
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