Soltanto quelli che credono di essere insignificanti potrebbero sentirsi attratti da essa. Parte 2.

Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me! 

Oggi riposi nella pace di Dio e dal tuo riposo esorti i tuoi fratelli a trovare quello tuo e riposare insieme a te.

Oggi sarai fedele al tuo compito, non dimenticherai nessuno e includerai tutti nel cerchio senza fine della tua pace, il santo santuario dove riposi.

Apri le porte del tempio e lascia che i tuoi fratelli che sono lontani e i tuoi amici più stretti che vengono dalle parti più remote del mondo, nonché dal più vicino vengano a riposare insieme a te.

Adesso riposi nella pace di Dio con calma e senza paura.
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Capitolo 21.
La ragione e la percezione.
VII- L'ultima domanda.
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7. Non dimenticare che la scelta tra il peccato e la verità o l'impotenza e il potere è la scelta tra attaccare e guarire.

Perché la guarigione viene dal potere e l'attacco dall'impotenza. È impossibile che tu desideri guarire a quello che stai attaccando.

E a quello che tu desideri guarire dev'essere quello che hai deciso che fosse in salvo dall'attacco.

E quale altra cosa potrebbe essere questa decisione che la scelta tra vederlo attraverso gli occhi del corpo o quella di permettere che ti sia rivelato attraverso la visione?

La maniera in cui questa decisione da luogo ai suoi effetti non è il tuo problema. Però tu decidi ciò che vuoi vedere. Questo è un corso sulle cause non sugli effetti.
8. Considera molto accuratamente quale risposta darai a questa ultima domanda a cui ancora non hai risposto.

E permetti che la ragione ti dica quale dev'essere la risposta e che nella sua risposta si trovano le altre tre.

Ti risulterà evidente allora, quando osserverai gli effetti del peccato in qualsiasi delle sue forme, l'unica cosa di cui avrai bisogno di fare sarà semplicemente chiedere a te stesso il seguente:

È questo ciò che voglio vedere? È questo ciò che desidero?
9. Questa è la tua decisione, la base di ciò che accade. Non ha niente a che vedere con la maniera in cui accadono ma sì con il perché.

Perché su questo hai il controllo.

E se scegli di vedere un mondo dove non hai nemici e dove non sei impotenti ti saranno dati i mezzi per poter vederlo.
10. Perché è tanto importante questa ultima domanda. La ragione ti dirà perché. È uguale nelle altre tre eccetto in ciò che rispetta al tempo.

Le altre sono decisioni che puoi prendere, ritornare indietro e dopo tornare a prenderle. Però la verità è costante e implica uno stato nel quale le indecisioni sono impossibili.

Puoi desiderare un mondo nel quale tu puoi comandare e non uno che ti comanda e dopo cambiare di parere.

Puoi desiderare di scambiare la tua impotenza per il potere e dopo perdere quel desiderio quando un leggero lampeggio di peccato ti attrae.

E puoi desiderare di vedere un mondo incapace di peccare e nello stesso tempo permettere che un “nemico” ti possa tentare ad usare gli occhi del corpo e così cambiare di parere.
11. Il contenuto di tutte quelle domande è lo stesso. Perché ognuna di loro ti chiede se sei disposto a scambiare il mondo del peccato per quello che lo Spirito Santo vede, giacché questo è ciò che il mondo del peccato nega.

Quelli che vedono il peccato quindi stanno vedendo la negazione del mondo reale.

Sebbene l'ultima domanda aggiunge permanenza al tuo desiderio di voler vedere il mondo reale, in modo che quel desiderio diventa l'unico che avrai.

Se rispondi questa ultima domanda con un “sì” aggiungi sincerità alle decisioni che hai presso già rispetto alle altre.

Perché soltanto allora avrai rinunciato alla opzione di poter cambiare di parere di nuovo.

Quando questo smetta di interessarti, le Altre domande rimarranno perfettamente risposte.
12. Perché credi che non sei sicuro che le altre domande sono state risposte? Sarebbe necessario sollevarle con più frequenza se fossero state date già delle risposte?

Fino a che non avrai preso la decisione finale la risposta sarà alla volta un “si” e un “no”. Perché hai risposto senza renderti conto che il “si” deve significare “che non hai detto no”.

Nessuno decide contro la sua propria felicità ma può farlo se non si rende conto che questo è ciò che sta facendo.

E se lui vede la sua felicità come qualcosa che cambia costantemente, per esempio: adesso è questo e dopo è un'altra cosa e dopo un'ombra sfuggente che non è collegata a nulla, non potrà che decidere contro essa.
13. La felicità sfuggente quella che cambia di forma secondo il tempo e il luogo è una illusione che non significa niente. 

La felicità dev'essere costante perché è raggiunta attraverso l'abbandono del desiderio di ciò che non è costante.

La gioia non può essere percepita eccetto attraverso una visione costante. E la visione costante soltanto è concessa a quelli che desiderano la costanza.

Il potere del desiderio del Figlio di Dio continua ad essere la prova che quello che considera se stesso impotente sta sbagliando.

Desidera quello che vuoi e quello sarà ciò che contemplerai e crederai che è reale. Non c'è un solo pensiero che sia sprovvisto del potere di liberare o di uccidere.

Né nessuno che possa abbandonare la mente del pensatore o di smettere di avere effetti su di lui. Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.

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