I miracoli non influenzano la mente dell'altro, ma la tua propria. Parte 1.
Sat Nam bello essere divino! Tante benedizioni e tanto amore a te che sei parte di me!
Chiudi gli occhi adesso e visualizza nella tua mente qualcuno che apparentemente a cui non vuoi bene o che credi ti abbia fatto del male. Contemplalo per un po'.
Prova a vedere uno spiraglio di luce in una parte di lui, qualche piccola scintilla che non avevi mai notato.
Prova a trovare qualche piccola scintilla di luminosità che splende attraverso la brutta immagine che hai di lui.
Continua a guardare l'immagine della persona che hai scelto fino a vedere la luce in qualsiasi parte di essa e poi cerca che quella luce si estenda fino a coprire quella persona e trasformare l'immagine in qualcosa di buono e bello.
Contempla questa nuova percezione per un po' e poi porta alla tua mente l'immagine di qualcuno che consideri un amico.
Prova a trasferire a questo amico la luce che hai imparato a vedere attorno a quello che prima pensavi era il tuo "nemico".
Adesso percepiscilo come più di un amico, perché in quella luce la sua santità ti dimostra il tuo salvatore, salvato e quello che salva, sano e integro.
Permetti adesso che lui ti possa offrire quella luce che vedi in lui e lascia che il tuo "nemico" e il tuo amico si uniscano per benedirti con quello che prima tu hai dato a loro.
Adesso sei uno di loro nella stessa maniera in cui loro sono uno con te. Adesso veramente hai perdonato te stesso.
Capitolo
21.
Chiudi gli occhi adesso e visualizza nella tua mente qualcuno che apparentemente a cui non vuoi bene o che credi ti abbia fatto del male. Contemplalo per un po'.
Prova a vedere uno spiraglio di luce in una parte di lui, qualche piccola scintilla che non avevi mai notato.
Prova a trovare qualche piccola scintilla di luminosità che splende attraverso la brutta immagine che hai di lui.
Continua a guardare l'immagine della persona che hai scelto fino a vedere la luce in qualsiasi parte di essa e poi cerca che quella luce si estenda fino a coprire quella persona e trasformare l'immagine in qualcosa di buono e bello.
Contempla questa nuova percezione per un po' e poi porta alla tua mente l'immagine di qualcuno che consideri un amico.
Prova a trasferire a questo amico la luce che hai imparato a vedere attorno a quello che prima pensavi era il tuo "nemico".
Adesso percepiscilo come più di un amico, perché in quella luce la sua santità ti dimostra il tuo salvatore, salvato e quello che salva, sano e integro.
Permetti adesso che lui ti possa offrire quella luce che vedi in lui e lascia che il tuo "nemico" e il tuo amico si uniscano per benedirti con quello che prima tu hai dato a loro.
Adesso sei uno di loro nella stessa maniera in cui loro sono uno con te. Adesso veramente hai perdonato te stesso.
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La
ragione e la percezione.
V-La
funzione della ragione.
1. La percezione sceglie e configura il
mondo che vedi. Letteralmente lo sceglie seguendo le direttrici della
mente.
Le leggi delle dimensioni, della forma e della luminosità
avrebbero un valore forse se le altre cose fossero uguali.
Però non lo sono. Perché è molto più
probabile che tu possa trovare ciò che stai cercando che ciò che
preferisci ignorare.
La tranquilla e quieta Voce che parla
in favore di Dio non si vede affogata dalle stridenti grida e
insensati attacchi di ira con cui l'ego infastidisce quelli che
desiderano ascoltarla.
La percezione è una scelta non un
fatto. Però da questa scelta dipende molto più di ciò di cui ti sei
reso conto finora.
Perché la tua credenza su ciò che
credi che sei dipende interamente dalla voce che hai scelto di
ascoltare e dai panorami che hai scelto di vedere.
La percezione da testimonianza
unicamente di questo, mai dalla realtà. Può farti vedere
nonostante ciò sotto quale condizione è possibile avere coscienza
della realtà e quelle nelle quali non sarebbe mai possibile vederla.
2. La realtà non necessita la tua
cooperazione per essere quello che è. Ma la tua coscienza di essa
necessita il tuo aiuto, giacché avere coscienza è qualcosa che
soltanto tu puoi scegliere.
Se presti attenzione ai dettami
dell'ego e vedi ciò che esso ti indica di vedere non potrai che
considerare te stesso insignificante, vulnerabile e timoroso.
Sperimenterai depressione, una
sensazione di non avere nessun valore, nello stesso modo anche
sentimenti di instabilità e irrealtà.
Crederai che sei l'indifesa vittima delle forze che sono oltre il tuo controllo e che sono più poderose di te.
E crederai che il mondo che hai fabbricato dirige il tuo destino.
Perché avrai fede in questo. Però non credere che per il fatto che hai fede in esso quello possa essere
reale.
3. C'è un'altra visione e un'altra Voce
nella quale sta la tua libertà che soltanto aspetta la tua
decisione. E se depositi la tua fede in Loro percepirai un altro
essere in te.
Questo altro Essere considera che i
miracoli sono naturali. Perché sono tanto semplici e naturali per
Egli nella stessa maniera in cui respirare è per il corpo.
Costituiscono la risposta ovvia alle
petizioni di aiuto che è l'unica che Egli offre.
I miracoli sono per
l'ego non naturali, perché non capisce come è possibile che le menti
che sono separate possano avere influenza una verso l'altra.
E se fossero separate certamente come
potrebbero farlo. Pero le menti non possono essere separate.
Questo
altro essere è perfettamente cosciente di questo. E così riconosce
che i miracoli non influenzano la mente dell'altro, ma la Sua
propria.
I miracoli cambiano sempre la tua mente perché non ne esiste altra.
4. Non ti sei reso conto fino a che
punto l'idea della separazione ha interferito nell'esercizio della
ragione.
La ragione dimora nell'altro essere che
hai escluso dalla tua coscienza. E niente di ciò che hai permesso di
rimanere in essa è capace di ragionare.
Come sarebbe possibile che quel
segmento della mente che è sprovvisto di ragione possa essere capace
di capire ciò che è la ragione e comprendere l'informazione che
questa le potrebbe dare?
Da questo segmento possono sorgere ogni
tipo di domande, però dato che la domanda di base soltanto può venire
dalla ragione esso non potrà mai esporla.
Nella stessa maniera che tutto ciò che
procede dalla ragione, la domanda di base è semplice e ovvia, sebbene
ancora non è stata fatta. Però non credere che la ragione non potrebbe risponderle.
5. Il piano di Dio per la tua salvezza
non sarebbe stato stabilito senza la tua volontà e il tuo acconsentimento.
Ha dovuto essere accettato dal Figlio
di Dio, perché ciò che Dio dispone per lui è accettato da lui.
E Dio non dispone niente senza il Suo
Figlio, né la Sua Volontà dipende dal tempo per poter essere
consumata.
Pertanto ciò che è stato unito alla
Volontà di Dio deve per forza trovarsi in te adesso, perché è
eterno.
Devi aver riservato un luogo nel quale
lo Spirito Santo possa dimorare e dove si trova già. Egli deve essere stato lì da quando è iniziata la necessità di Egli, la quale è
rimasta soddisfatta in quello stesso istante.
Questo è ciò che la tua ragione ti
direbbe se la ascoltassi. Però è certo che questo non è il
ragionamento dell'ego.
Il fatto che la natura della tua funzione è
lontana all'ego è la prova che non troverai la risposta in esso.
Nonostante se questo è così, quella
risposta deve esistere. E se esiste per te e il suo proposito è la
tua libertà, devi essere libero di trovarla. Un corso di miracoli.
Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. Google. Tutti post del corso di miracoli.
Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. Google. Tutti post del corso di miracoli.