La povertà è sempre qualcosa dell'ego e mai di Dio.

Sat Nam cari fratelli!! Tante benedizioni e tanto amore in questo giorno perfetto!!

Oggi consegniamo la nostra vita, la nostra mente, i nostri sensi, allo Spirito Santo e diciamo: 


Padre guida la mia vita, prendi il controllo totale di ciò che sono, di ciò che penso. 


Reinterpreta per me tutto ciò che sto sperimentando, tutto ciò che sto guardando in questo mondo. 


Aiutami a ricordare, a sapere chi sono. Aiutami a accettare tutte le situazione e imparare di loro. 


Insegnami a ad amare e a vedere il mondo reale,  a vedere un mondo totalmente innocente e pieno di amore e abbondanza. illuminami e portami a casa. ti amo. Grazie
Deodorante al Limone
Naturalmente fresco

Capitolo 12. Il programma di studio dello Spirito Santo. 

III. Come investire nella realtà.
1. Ti ho chiesto una volta di vendere tutto ciò hai, di darlo ai poveri e di seguirmi. 

Questo è ciò che ho voluto dire: se non dai la tua attenzione a nessuna delle cose di questo mondo, potrai insegnare ai poveri dove è il loro tesoro.

I poveri sono semplicemente ciò che hanno investito male, e sì che sono poveri!!! 

Giacché hanno bisogno, sei incaricato di aiutare loro perché tu sei tra di loro.

Osserva quanto bene impareresti se ti negassi a condividere la loro povertà, perché la povertà non è altra cosa che la insufficienza, giacché soltanto c'è una necessità.
2. Supponiamo che un fratello insiste che tu devi fare qualcosa che credi di non voler fare. 

La sua stessa insistenza dovrebbe dirti che lui crede che la sua salvezza dipende da che tu faccia quello che chiede.

Se insisti che non puoi soddisfare il suo desiderio e sperimenti subito una reazione di opposizione è che credi che la tua salvezza dipende dal non farlo. 

Stai quindi commettendo il suo stesso errore e facendo in modo che l'errore sia reale per entrambi.

Insistere significa investire e quello in ciò che investi è sempre relazionato con la tua idea di ciò che è la salvezza. 

La domanda ha due parti. Prima, cosa devi salvare? Seconda, come può essere salvata?
3. Ogni volta che ti arrabbi con un fratello, sia quale sia la ragione, credi che devi proteggere l'ego e che devi proteggerlo attaccando. 

Se è tuo fratello quello che attacca, sei in accordo con quella credenza, se sei tu quello che attacca non fai che rinforzarla.

Ricorda che quelli che attaccano sono poveri. La loro povertà chiede i regali, non ulteriore impoverimento. 

Tu che potresti aiutare loro stai certamente attuando in maniera distruttiva se accetti la loro povertà come propria.

Se non avessi investito nella stessa maniera in cui loro l'hanno fatto non ti sarebbe mai venuta l'idea di ignorare la loro necessità.
4. Riconosci ciò che non importa e se i tuoi fratelli ti chiedono qualcosa “di insolito” fallo precisamente, perché non importa. 

Negati e la tua opposizione dimostrerà che sì ti importa.

Sei tu unicamente quindi quello che determina se la petizione è strana o non lo è,  e ogni petizione di un fratello è la tua propria petizione.

Perché insisti in negare a lui ciò che ti chiede? 

Giacché negarlo a lui è negarlo a te stesso e impoverire te e lui. 

Lui sta chiedendo la salvezza nello stesso modo che tu. 

La povertà è sempre qualcosa dell'ego e mai di Dio.

Nessuna petizione è “inverosimile” per quello che ha riconosciuto ciò che ha valore e non accetta nient'altro.
5. La salvezza è per la mente e si raggiunge attraverso la pace. 

La mente è l'unica che si può salvare e solo può essere salvata attraverso la pace.

Qualsiasi altra risposta che non sia amore nasce come risultato di una confusione rispetto a “che” è la salvezza e a “come” raggiungerla, e l'amore è l'unica risposta.

Non dimenticarti di questo e non permetterti mai di credere neanche per un solo istante che esiste altra risposta, perché altrimenti ti troverai per forza tra i poveri, quelli che non hanno capito che dimorano nell'abbondanza e che la salvezza è arrivata.
6. Identificarti con l'ego è attaccare te stesso e impoverirti. 

Perciò è che quello che si identifica con l'ego si sente abbandonato. 

Ciò che sperimenta allora è depressione o rabbia, giacché ha paura di se stesso.

Lui non si rende conto di questo. 

Tuttavia se è pienamente cosciente che sta sentendo ansia, non percepisce che l'origine di questa è nella sua propria identificazione con l'ego e tenta sempre di combattere con essa facendo una “negoziazione” demente con il mondo.

Percepisce sempre questo mondo come qualcosa esterno a lui, perché questo è molto importante per il suo adattamento. 

Non si rende conto che lui stesso è l'autore di questo mondo, perché fuori se stesso non c'è nessun mondo.

7. Se solo i pensieri amorevoli del Figlio di Dio costituiscono la realtà del mondo, il mondo reale deve stare per forza nella tua mente. 

I suoi pensieri dementi devono stare anche nella sua mente ma lui non può tollerare un conflitto interno di questa magnitudine.

Una mente divisa è in pericolo e il riconoscimento che contiene dentro di se pensieri diametralmente opposti è intollerabile. 

Proietta, quindi, la divisione, non la realtà.

Tutto ciò che percepisci nel mondo esterno non è altra cosa che il tuo tentativo di mantenere in vigore la tua identificazione con l'ego, perché tutti credono che quella identificazione è la sua salvazione.

Osserva quindi ciò che è accaduto, perché i pensieri hanno conseguenza per quello che li pensa. 

Sei in conflitto con il mondo così come lo percepisci, perché credi che il mondo è antagonista a te.

Questa è una conseguenza inevitabile di ciò che hai fatto

Hai proiettato fuori quello che è antagonistico a ciò che è dentro e così non puoi che percepirlo in questa maniera.

Perciò è che devi renderti conto che il tuo odio si trova nella tua mente e non fuori di essa prima che tu possa liberarti di esso e perciò devi sbarazzarti di esso prima di poter percepire il mondo come in realtà è.
8. Ho detto prima che Dio ha amato tanto il mondo che ha dato al Suo unico Figlio.  

Dio ama certamente il mondo reale e quelli che percepiscono la realtà di questo mondo non possono vedere il mondo della morte, perché la morte non è che parte del mondo reale nel quale tutto è un riflesso dell'eterno.

Dio ha dato a te il mondo reale in cambio del mondo che tu hai fabbricato come risultato della tua mente divisa. Il quale è il simbolo della morte. 

Se tu potessi in realtà separati dalla Mente di Dio, saresti morto.
9. Il mondo che percepisci è un mondo di separazione. 

Forse sei disposto ad accettare incluso la morte e così negare Tuo Padre. 

Sebbene Egli non ha disposto che fosse così e pertanto non è cosi.

La tua volontà continua ad essere incapace di opporsi a ciò che la Sua dispone ed essa è la ragione che non hai nessun controllo sul mondo che hai fabbricato.

Questo non è il mondo che viene dalla Volontà, perché è comandato dal desiderio di essere differente da Dio e questo desidero non ha nulla a che vedere con la Volontà.

Il mondo che hai fabbricato è, quindi,completamente caotico ed è comandato per “leggi” arbitrarie che non hanno senso, né alcun significato. 

E' costituito da ciò che non desideri, che hai proiettato dalla tua mente perché hai paura di esso.

Tuttavia un mondo così si può trovare solo nella mente di quello che lo ha creato, insieme alla sua vera salvazione. 

Non credere che si trova fuori da te, giacché unicamente riconoscendo dove si trova è come potrai avere controllo su di esso.  

Certamente hai il controllo sulla tua mente, giacché la mente è il meccanismo della decisione.
10. Se riconoscessi che qualsiasi attacco che percepisci si trova nella tua mente,e solo nella tua mente, avresti al fine localizzato la sua origine e lì dove l'attacco ha la sua origine,lì deve finire.

Perché nello stesso posto risiede anche la salvazione. 

L'altare di Dio dove Cristo dimora si trova lì. Tu hai profanato l'altare, ma non hai profanato il mondo. 

Cristo quindi ha messo l'Espiazione sopra l'altare per te. 

Porta tutte le tue percezioni del mondo davanti quell'altare, perché è l'altare che porta alla verità.

Lì vedrai la tua visione trasformarsi e lì imparerai a vedere veramente. 

Da quel posto, in cui Dio e Suo Figlio dimorano in pace e dove ti viene dato il benvenuto, guarderai in pace l'esteriore e vedrai il mondo correttamente.

Ma per trovare questo posto devi rinunciare al tuo intervento nel mondo così come proietti e permettere che lo Spirito Santo estenda il mondo reale dall'altare di Dio davanti a te.  Un corso di miracoli.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli

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