Non dare ascolto ai sogni della malattia e alla morte di nessuno. Parte 1.
Siamo arrivati ai percorsi più sopportabile e chiari. Non abbiamo più il pensiero di tornare indietro, né resistiamo alla verità. Ci sono ancora un po 'di esitazioni, alcune obiezioni minori e qualche indecisioni, ma puoi sentirti grato per le tue realizzazioni, che sono molto più grandi di quanto tu pensi.
Il disfacimento della paura.
IV-L'unione maggiore.
1. Accettare l'Espiazione per te stesso
significa non dare ascolto ai sogni della malattia e alla morte di
nessuno.
Significa che non condividi con nessuna
persona il suo desiderio di essere separato, né permetti che loro
possano rovesciare le loro illusioni contro se stessi.
Non desideri
neanche che queste siano rovesciate contro te.
In questo modo non hanno nessun
effetto.
E ti liberi dai sogni di dolore perché permetterai che lui
possa liberarsi anche di quelli di loro.
A meno che lo aiuti soffrirai con lui
giacché questo sarà il tuo desiderio.
E diventerai un protagonista
nel suo sogno di dolore tale come lui lo è nel tuo.
In questo modo voi due diventerete
illusioni senza nessuna identità.
Tu puoi essere qualsiasi persona o
qualsiasi cosa secondo come possa essere il sogno della malvagità che
condividi.
Però di una cosa puoi essere sicuro:
che sei perverso giacché condividi i sogni di paura.
2. C'è un modo di trovare certezza qui
e adesso.
Negati ad essere parte di nessun sogno
di paura sia quale sia la sua forma, perché se lo fai perderai la tua
identità in loro.
La maniera di trovare te stesso è
negandoti ad accettare tale sogni come la tua causa e come che hanno
effetti in te.
Tu non hai niente a che vedere con loro, però sì con quello che li sta sognando.
In questo modo separi il sognatore dal
sogno nell'unirti a uno e abbandonare l'altro.
Il sogno non è che una illusione della
mente.
E a questa ti puoi unire ma al sogno
mai.
È del sogno da ciò che hai paura non
della mente.
Sebbene li vedi come se fossero la
stessa cosa perché credi che tu non sei che un altro sogno.
E non sai ciò che è reale di te o ciò
che è illusorio, né puoi distinguere l'uno dall'altro.
3. Nella stessa maniera che tu, tuo
fratello crede che lui è un sogno.
Non condividere con lui la sua
illusione su se stesso, perché la tua identità dipende dalla sua
realtà.
Pensa in lui meglio come una mente
nella quale ancora persistono le illusioni, ma con la quale hai una
relazione fraterna.
Ciò che lui sogna non è ciò che lo
fa diventare fratello, non è neanche il suo corpo, “l'eroe del
sogno”, tuo fratello.
La sua realtà è ciò che è tuo fratello nella stessa maniera che la tua realtà è ciò che è fratello suo.
La tua mente e la sua sono unite nella
fratellanza.
Il suo corpo e i suoi sogni sembrano soltanto di aprire un piccolo spazio nel quale i tuoi sogni sono
uniti a quelli suoi.
4. Tra le vostre menti sebbene non c'è
nessuno spazio.
Unirti ai suoi sogni significa che non
ti unisci a lui, perché i suoi sogni lo separano da te.
Liberalo pertanto, proclamando
semplicemente la tua fratellanza con lui e non con i suoi sogni di
paura.
Aiutalo a riconoscere chi è, negandoti
ad appoggiare le sue illusioni con la tua fede, perché se lo fai non
potrai che avere fede nelle sue.
E nell'avere fede nelle sue illusioni, lui non
potrà liberarsi e tu rimarrai intrappolato nei suoi sogni.
E i sogni di
terrore verranno a cercare il piccolo spazio il quale è pieno unicamente delle illusioni che avete appoggiato nella mente
dell'altro.
5. Tieni fede assoluta nella certezza
che se tu fai ciò che ti corrisponde di fare lui farà ciò che
corrisponde di fare a lui, perché si unirà a te lì dove tu sei.
Non lo invitare a unirsi a te nel
piccolo spazio che c'è tra di voi, perché se lo fai crederai che
quella è la tua realtà così come quella sua.
Tu non puoi portare alla fine il suo
ruolo, però questo è precisamente ciò che fai quando diventi una
figura passiva nei suoi sogni invece di essere il sognatore dei tuoi.
Avere una identità non ha senso nei
sogni, perché il sognatore e il sogno sono lo stesso.
Quello che condivide un sogno non può
che essere il sogno che condivide, perché l'atto di condividere è ciò
che produce la causa. Un
corso di miracoli.
Non dare ascolto ai sogni della malattia e alla morte di nessuno. Parte 2.
Non dare ascolto ai sogni della malattia e alla morte di nessuno. Parte 2.
Grazie
bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i
miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e
io sono te. Namastè. Google. Tutti
post del corso di miracoli.