Non dare ascolto ai sogni della malattia e alla morte di nessuno. Parte 1.

Sat Nam bello essere! Pioggia di benedizioni!

Sentiamoci grati oggi

Siamo arrivati ai percorsi più sopportabile e chiari. Non abbiamo più il pensiero di tornare indietro, né resistiamo alla verità.  Ci sono ancora un po 'di esitazioni, alcune obiezioni minori e qualche indecisioni, ma puoi sentirti grato per le tue realizzazioni, che sono molto più grandi di quanto tu pensi.
Capitolo 28.
Il disfacimento della paura.                                                                         
IV-L'unione maggiore.
1. Accettare l'Espiazione per te stesso significa non dare ascolto ai sogni della malattia e alla morte di nessuno.

Significa che non condividi con nessuna persona il suo desiderio di essere separato, né permetti che loro possano rovesciare le loro illusioni contro se stessi. 

Non desideri neanche che queste siano rovesciate contro te.

In questo modo non hanno nessun effetto. 

E ti liberi dai sogni di dolore perché permetterai che lui possa liberarsi anche di quelli di loro.

A meno che lo aiuti soffrirai con lui giacché questo sarà il tuo desiderio. 

E diventerai un protagonista nel suo sogno di dolore tale come lui lo è nel tuo.

In questo modo voi due diventerete illusioni senza nessuna identità.

Tu puoi essere qualsiasi persona o qualsiasi cosa secondo come possa essere il sogno della malvagità che condividi.

Però di una cosa puoi essere sicuro: che sei perverso giacché condividi i sogni di paura.
2. C'è un modo di trovare certezza qui e adesso.

Negati ad essere parte di nessun sogno di paura sia quale sia la sua forma, perché se lo fai perderai la tua identità in loro.

La maniera di trovare te stesso è negandoti ad accettare tale sogni come la tua causa e come che hanno effetti in te.

Tu non hai niente a che vedere con loro, però sì con quello che li sta sognando.

In questo modo separi il sognatore dal sogno nell'unirti a uno e abbandonare l'altro.

Il sogno non è che una illusione della mente.

E a questa ti puoi unire ma al sogno mai.

È del sogno da ciò che hai paura non della mente.

Sebbene li vedi come se fossero la stessa cosa perché credi che tu non sei che un altro sogno.

E non sai ciò che è reale di te o ciò che è illusorio, né puoi distinguere l'uno dall'altro.
3. Nella stessa maniera che tu, tuo fratello crede che lui è un sogno.

Non condividere con lui la sua illusione su se stesso, perché la tua identità dipende dalla sua realtà.

Pensa in lui meglio come una mente nella quale ancora persistono le illusioni, ma con la quale hai una relazione fraterna.

Ciò che lui sogna non è ciò che lo fa diventare fratello, non è neanche il suo corpo, “l'eroe del sogno”, tuo fratello. 

La sua realtà è ciò che è tuo fratello nella stessa maniera che la tua realtà è ciò che è fratello suo.

La tua mente e la sua sono unite nella fratellanza.

Il suo corpo e i suoi sogni sembrano soltanto di aprire un piccolo spazio nel quale i tuoi sogni sono uniti a quelli suoi.
4. Tra le vostre menti sebbene non c'è nessuno spazio.

Unirti ai suoi sogni significa che non ti unisci a lui, perché i suoi sogni lo separano da te.

Liberalo pertanto, proclamando semplicemente la tua fratellanza con lui e non con i suoi sogni di paura.

Aiutalo a riconoscere chi è, negandoti ad appoggiare le sue illusioni con la tua fede, perché se lo fai non potrai che avere fede nelle sue.

E nell'avere fede nelle sue illusioni, lui non potrà liberarsi e tu rimarrai intrappolato nei suoi sogni.

E i sogni di terrore verranno a cercare il piccolo spazio il quale è pieno unicamente delle illusioni che avete appoggiato nella mente dell'altro.
5. Tieni fede assoluta nella certezza che se tu fai ciò che ti corrisponde di fare lui farà ciò che corrisponde di fare a lui, perché si unirà a te lì dove tu sei.

Non lo invitare a unirsi a te nel piccolo spazio che c'è tra di voi, perché se lo fai crederai che quella è la tua realtà così come quella sua.

Tu non puoi portare alla fine il suo ruolo,  però questo è precisamente ciò che fai quando diventi una figura passiva nei suoi sogni invece di essere il sognatore dei tuoi.

Avere una identità non ha senso nei sogni, perché il sognatore e il sogno sono lo stesso.

Quello che condivide un sogno non può che essere il sogno che condivide, perché l'atto di condividere è ciò che produce la causa. Un corso di miracoli.

Non dare ascolto ai sogni della malattia e alla morte di nessuno. Parte 2.

Grazie bellissimo essere per essere presente nella mia vita e per leggere i miei post. Pioggia di benedizioni e abbondanza. Ti amo. Tu sei me e io sono te. Namastè. GoogleTutti post del corso di miracoli.

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