Prospettiva dello Sdoppiamento del tempo. Quarto piano. Parte 2.
Sat Nam miei cari fratelli!! Pioggia di benedizioni. Oggi continuiamo con il quarto piano della metodologia dello sdoppiamento del tempo di Alejandra Casado.
Il piano dell'anima. Continuazione.
Che cosa abbiamo dall'altro lato dell'osservatore del futuro del piano del doppio?
Questo viaggiatore può stare eoni ed eoni sperimentando e sperimentando, perché l'universo ha un momento per espandersi e un altro per contrarsi come un battito, è un andare ed è un tornare, e d'ora in poi ci riferiremo a ciò che sono le domande e le risposte.
Il piano dell'anima. Continuazione.
Che cosa abbiamo dall'altro lato dell'osservatore del futuro del piano del doppio?
Questo viaggiatore può stare eoni ed eoni sperimentando e sperimentando, perché l'universo ha un momento per espandersi e un altro per contrarsi come un battito, è un andare ed è un tornare, e d'ora in poi ci riferiremo a ciò che sono le domande e le risposte.
Perché il viaggio dello sdoppiamento non è altra cosa che mettere una lente d'ingrandimento a una cosa che è tutta unita e separarla per vederla in profondità,
questa separazione è il piano del doppio.
Tutti gli altri piani, il fisico, l'emozionale e il mentale sono una proiezione della separazione, che c'è
nel piano 4. Qui si trova il punto 0,1 che separa.
Cosa porta all'essenza l'osservatore del futuro nel piano
4?
Porta le informazioni delle domande originali all'osservatore del passato. In questo punto è dove lo sdoppiamento finisce, si chiude perché ha solo un ciclo per fare tutto questo viaggio e ritornare.
Porta le informazioni delle domande originali all'osservatore del passato. In questo punto è dove lo sdoppiamento finisce, si chiude perché ha solo un ciclo per fare tutto questo viaggio e ritornare.
Allora l'osservatore del futuro del
piano 4 starà facendo il viaggio al rovescio, ossia un viaggio di
ritorno. E' il momento dove le risposte arrivano a quello che ha fatto le
domande.
E' molto importante ora, perché siamo in
un momento finale dove attiviamo gli osservatori che ritornano alla
fonte. Questo vuol dire che dobbiamo cambiare il posto della nostra
identità.
Già non è più nell'anima, non è più nel programma, non è più
nel viaggiatore. Ora dobbiamo pensare all'unità.
E questa unità è qualcosa a ciò che ci adattiamo passo dopo passo, perché è una coscienza collettiva, non individuale.
E questa unità è qualcosa a ciò che ci adattiamo passo dopo passo, perché è una coscienza collettiva, non individuale.
Ciò che succede nel piano dell'anima è
che diamo un salto grande, perché è un addio alla nostra identità
così come la conoscevamo prima o come la sperimentavamo.
E' un addio alla vita come l'abbiamo vista attraverso gli occhiali dei nostri valori dell'anima. E questo è difficile da fare. Perciò è un piano molto forte.
E' un addio alla vita come l'abbiamo vista attraverso gli occhiali dei nostri valori dell'anima. E questo è difficile da fare. Perciò è un piano molto forte.
Se utilizziamo la legge dello sdoppiamento del tempo, che è
una legge di carattere universale, con un criterio non universale e
con una identità che ha un valore per controllare una esperienza fisica.
Ciò che in realtà faremo è muoverci in un piano dove staremmo salendo e scendendo di nuovo, fino ad arrivare un'altra volta al punto di partenza: al piano mentale e lo ripeteremmo una e un'altra volta senza poter uscirne da esso.
Ciò che in realtà faremo è muoverci in un piano dove staremmo salendo e scendendo di nuovo, fino ad arrivare un'altra volta al punto di partenza: al piano mentale e lo ripeteremmo una e un'altra volta senza poter uscirne da esso.
Questo vuol dire che quando noi
facciamo la derivazione al doppio, non aumenteremmo mai la velocità
della nostra percezione oltre il quarto piano.
Allora, questo processo nel tempo significa che non porteremo mai le risposte alla unità indivisibile, piuttosto staremmo iniziando, iniziando sempre dallo stesso punto.
Allora, questo processo nel tempo significa che non porteremo mai le risposte alla unità indivisibile, piuttosto staremmo iniziando, iniziando sempre dallo stesso punto.
Il fenomeno del tempo in questo piano
non ha nulla a che vedere con il chiudere lo sdoppiamento, perché l'unico che può chiuderlo è quello che lo apre.
E quello che lo apre è
l'essere originale, con le sue proprie domande e lo può
chiudere solo l'essere originale con le sue proprie risposte attraverso il punto zero.
E' l'unico che può chiudere il gioco, perché è l'unico che lo apre. Nel piano mentale non si apre il gioco, pertanto non si chiude.
E' l'unico che può chiudere il gioco, perché è l'unico che lo apre. Nel piano mentale non si apre il gioco, pertanto non si chiude.
Cosa accade se non si apre e se non si chiude il
tempo? Si fa un altra cosa: si sdoppia. Allora quando ascolti la parola di
sdoppiare il tempo significa che è l'unica cosa che si può fare nel
piano mentale. Sdoppiare il tempo perché cominci di nuovo.
Questo è ogni volta dare il reinizio al programma,
cambiando le cose che possano cambiare, come in un gioco, dove ci sono
le cose buone, buonissime, cattive, meno cattive, livello 1, 2,3,4
ecc..ma la struttura del gioco è sempre la stessa.
Grazie e tante benedizioni. Ci vedremo al prossimo post. Ti amo. Namastè. Siamo uno!!